1 gennaio 1861
Arrestati sei generali borbonici
Da Napoli il generale Enrico Morozzo della Rocca, comandante dell’esercito nell’ex Regno delle Due Sicilie, «mentre incita Farini a chiedere al governo l’invio urgente di truppe (“almeno una brigata”, lo previene che “quantunque non si debba credere facilmente a tutte le dicerie che corrono per la città, pure gli è necessario di ammettere la possibilità di una grave reazione”. Intanto “sicure informazioni” indicano che il principe don Luigi, conte di Trani, alla guida di corpi svizzeri usciti da Gaeta e con altri mercenari tedeschi, austriaci e spagnoli è in procinto di passare il confine per marciare su Sora, Avezzano e San Germano […] Intanto sono arrestati sei generali borbonici, tutti piuttosto noti: Ruggiero, Palmieri, Polizzy, i due Marra, Barbalonga e altri ufficiali. L’iniziativa è della polizia, il che dà luogo a violenti contrasti di competenza col comando militare. Tutti si proclamano innocenti (della Rocca a Cavour: “più o meno essi sono tutti colpevoli”)» [Pier Giusto Jaeger, L’ultimo re di Napoli, Mondadori, 1982].