2 gennaio 1960
La morte di Coppi
• Coppi ricoverato a Tortona. Sta malissimo.
• Coppi è morto, a 40 anni, per una malaria o per una terziaria maligna, scambiata sulle prime per un’influenza, presa mentre faceva caccia grossa nell’Alto Volta con Geminiani, Anquetil, il vicepresidente del Torino, Cillario, e uno studente di Genova, di nome Adriano Laiolo. Siccome non c’era acqua, avrebbero tutti masticato radici per dissetarsi. Per dieci giorni (dal 10 al 19 dicembre) pranzi a base di carne di bufalo o di cobra. Quando gli fecero la prima analisi del sangue, non videro il plasmodium falciparum. E dire che era molto esposto alle infezioni, nel ’57 s’era preso il tifo. Finalmente, individuato il falcidium, si vide che aveva già distrutto il 20 per cento dei globuli rossi. L’altra notte i medici, constatato che il polso stava a 140, in un uomo che normalmente lo aveva a 38, mandarono a chiamare le donne. La Occhini stava presso il collegio Sant’Ambrogio di Varese in visita ai figli Maurizio e Loretta, che può vedere una volta ogni due mesi. Arrivò trafelata, non s’era neanche cambiata, gonna scozzese e pullover marron, Ettore Milano dovette correre a Tortona a comprarle una giacca di maglia nera e una gonna scura. Si torceva le mani, si voltava di continuo verso il crocifisso mormorando: “Signore, signore, se lo farai guarire prometto che lo lascerò”. Coppi stava nella stanza numero 4, le diedero la 10. La moglie non si fece vedere prima delle tre del mattino.