29 ottobre 1922
Risolta la crisi politica
• Mussolini riceve il compito di comporre il nuovo esecutivo; dal Quirinale parte nella tarda mattinata un telegramma con precedenza assoluta per Milano: «Sua Maestà il Re mi incarica di pregarla di recarsi a Roma desiderando conferire con lei. Ossequi. Generale Cittadini». Ore 15: disco verde per i fascisti. Il gen. Pugliese ordina che «tutti i reparti dipendenti dal Presidio dovranno astenersi dall’uso delle armi qualora i fascisti cercassero di entrare in Roma». Ore 20.30: partenza di Mussolini da Milano. Il neodesignato presidente del Consiglio lascia Milano sul direttissimo n. 17, nella carrozza letto prenotatagli dalla prefettura; lo accompagnano Finzi e il suo segretario personale. Roma: occupazione e devastazione della direzione del Psi e della Camera del lavoro. Violenze fasciste a Milano: impedita l’uscita dei giornali; una squadra di camicie nere della Lomellina incendia la sede dell’Avanti! (nell’assalto muore Attilio Rigoni, dell’Indomita): per due settimane il quotidiano socialista non uscirà. Devastati il circolo comunista di Porta Venezia, l’Università proletaria, i ritrovi socialisti di via San Vincenzo e di piazza Sant’Eustorgio. Occupato a Brescia palazzo San Paolo, sede di sodalizi cattolici e del giornale Il Cittadino. [Franzinelli1]