28 giugno 1965
Dopo l’ultima canzone il silenzio assoluto
Gli ultimi dieci minuti Paul fa capire che è ora di smettere, che vogliono andare a letto, inclinando la faccia verso destra sulle mani giunte. Poi annuncia in italiano «l’ultima canzone». «Subito dopo l’ultima nota i Beatles raccolsero in fretta i loro strumenti e uscirono di corsa dalla scena. (...) Appena dileguato via l’ultimo “beatle”, oscurata subito la scena, gravò sul teatro un enorme silenzio; non un grido, non un’invocazione, solo il fruscio assiduo della folla che si avviava all’uscita. Le isteriche fanciulle di un attimo prima, i giovanetti fino allora snodati come burattini in cento contorcimenti erano tornati immediatamente esseri normali; anzi peggio che esseri normali, automi a cui si è fermata la carica, svuotati improvvisamente di vita. A pensarci bene, questa brusca chiusura mi è parsa naturalissima. I duemila adolescenti erano accorsi al teatro non tanto come spettatori quanto come attori essi stessi; la presenza dei Beatles era stata poco più che un pretesto e un lievito alla loro scalmanata esibizione; e finito lo spettacolo se la scapolavano anch’essi in silenzio per la più breve». [Paolo Monelli, Sta.29/6/1965]