18 dicembre 1969
Tags : Stragi italiane
Merlino, dal Msi agli anarchici
La polizia romana ritiene che siano cinque – due a Milano e
tre a Roma – gli esecutori materiali degli attentati. E che gli altri quattro,
oltre a Valpreda, siano fra i tredici fermati e i due ricercati, tutti giovani
fra i 17 e i 25 anni, tutti appartenenti ai movimenti neo-anarchici 22 marzo
(giorno in cui nel ‘68 Cohn Bendit occupò l’università di Nanterre) e Bakunin.
Tra questi Roberto Mander, 17 anni, figlio di un musicista; Emilio Borghese,
suo compagno di liceo, figlio di un alto magistrato della Cassazione; Mario
Merlino, 25 anni, «con gran barba e capelli alla Nazareno, giunto al
neo-anarchismo dal Movimento sociale italiano, che considerava
“borghesizzato”»; Antonio Serventi, come Merlino proveniente dal Msi. [Cds
19/12/1969]
• «La torbida confusione in cui il Merlino
maturava, se così si può dire, la sua mutazione ideologica, è dimostrata da un
episodio: ancora nell’aprile del 1968, ricorrendo il primo anniversario del
colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, Mario Merlino aveva partecipato,
insieme ad altri esponenti della gioventù di destra, a un viaggio,
ufficialmente definito “di studio”, ad Atene (...). Il “caso Merlino” è tutt’altro
che isolato e, tanto per citare un altro nome a Roma, un certo Cascella, già
dirigente di Ordine nuovo, è passato un bel giorno alle file maoiste (...)».
[Mario Cervi, Cds 19/12/1969]