21 novembre 1920
Eccidio a Bologna
• L’insediamento della nuova amministrazione socialista è occasione di gravi scontri: l’esposizione di bandiere rosse dalla torre degli Asinelli scatena l’offensiva squadristica e quando il sindaco Enio Gnudi si affaccia al balcone del palazzo d’Accursio per salutare la cittadinanza sopraggiungono i fascisti che sospingono a revolverate nel cortile interno la folla terrorizzata; le «guardie rosse» gettano bombe dalla casa municipale: 10 morti (tutti di parte socialista: Antonio Amadesi, Attilio Bonetti, Gilberto Cantieri, Enrico Comastri, Vittorio Fava, Livio Fazzini, Marino Lenzi, Ettore Masetti, Leonilda Orlandi, Carolina Zacchi), una sessantina i feriti. Nella sala consiliare una «guardia rossa» spara contro i consiglieri di minoranza, uccide l’avvocato Giulio Giordani, democratico-radicale e ferisce Cesare Colliva. [Franzinelli1]