4 novembre 1920
Gravi scontri
• Scoppiano in diverse località incidenti tra fascisti, nazionalisti e militanti di sinistra nel secondo anniversario della vittoria. A Bologna i fascisti distruggono la sede della Camera del lavoro, senza incontrare significativa resistenza: il deputato socialista Bucco ordina alle «guardie rosse» di smobilitare e nascondere le armi nel suo appartemento (dove verranno sequestrate dalle guardie regie, chiamate dallo stesso Bucco a difesa della sede sindacale). A Verona si affrontano nei pressi del municipio gruppi di socialisti e di fascisti: nella zuffa perde la vita l’onorevole Policarpo Scarabello, parlamentare del Psi, per l’esplosione di una bomba da lui stesso trasportata nell’intento di gettarla contro i fascisti. A Sestri Levante (Ge) un anarchico lancia una bomba contro la folla durante un concerto patriottico, ferendo mortalmente Vincenzo Cappellini. Alla darsena di Ferrara un fascista assassina a colpi di pistola il diciassettenne Lino Zocchi. A Ragusa le squadre nazionalcombattentiste del banchiere Filippo Pennavaria assaltano il municipio amministrato dai socialisti. Il raduno organizzato a Comiso (Rg) dalla Lega di miglioramento è turbato dall’attacco di ex combattenti nazionalisti, fascisti e guardie regie che uccidono i socialisti Biagio Gentile e Salvatore La Scala, l’anziana signora Corallo e la bimba Nunziata Scipione. [Franzinelli1]