13 luglio 1920
Violenze antislave a Trieste e a Fiume
• Al termine del comizio di Francesco Giunta per gli incidenti antitaliani di Spalato cade in circostanze poco chiare il cameriere Giovanni Nini (poi rivendicato dai fascisti come loro martire); immediatamente tre squadre di camicie nere, armate e munite di taniche di benzina, convergono verso l’Hotel Balkan, sede dei sodalizi siavofii: il palazzo è espugnato e incendiato dopo una furibonda sparatoria. Hugen Roblek, un cliente dell’albergo gettatosi dalla finestra con in braccio la figlioletta, perde la vita; 6 le persone ferite gravemente. Gli assalitori, diretti da Giunta, lamentano la morte del tenente di fanteria Luigi Casciano, iscritto al fascio di Trieste, colpito dalla scheggia di una bomba. Aggressioni antislave anche a Fiume. [Franzinelli1]