24 ottobre 1922
La manifestazione fascista a Napoli
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La manifestazione fascista a Napoli, circa 40.000 squadristi, si è svolta senza
disordini. [La Stampa 25 ottobre 1922] •
Le porte del Teatro San Carlo si sono aperte alle ore 8. Si contano oltre 6.000
persone, tra le quali molte signore della buona società napoletana. Sono
presenti il sindaco di Napoli, tutta la giunta e diversi onorevoli. Sul palco
gagliardetti tricolori e fiamme nere. Alle ore 10 inizia a parlare l’on.
Mussolini. Chiede al Governo: lo scioglimento delle Camere, la riforma
elettorale, elezioni a breve scadenza, cinque ministeri per il partito fascista
(Esteri, Guerra, Marina, Lavoro e Lavori Pubblici). Afferma che in questa
soluzione legalitaria della crisi è esclusa la sua partecipazione al governo.
[Cds 25 ottobre 1922]
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Il mondo politico percepisce il carattere legalitario del discorso, che esclude
tentativi rivoluzionari. [La Stampa 25 ottobre 1922]
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Alle ore 18.30 in piazza Plebiscito nuovo discorso del duce, più deciso di
quello della mattina: «Abbiamo conquistato l’anima vibrante di Napoli. O ci
danno il Governo o lo prendiamo con la forza!». La marcia su Roma negata nei
giorni scorsi è di nuovo probabile. Più che di «marciare» si parla di «calare
su Roma». Attacco a quella che viene definita «la miserabile classe politica
dominante». [La Stampa 25 ottobre 1922, Cds 25 ottobre 1922]
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Per tutta la sera i fascisti hanno continuato a girare per le strade suonando e
cantando inni nazionalistici. [La Stampa 25 ottobre 1922, Cds 25 ottobre 1922]
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L’ufficio di corrispondenza del Mondo a Napoli viene devastato da un gruppo di
fascisti. [Cds 25 ottobre 1922]