25 marzo 1978
Tags : Aldo Moro, il sequestro e l’uccisione
Decimo giorno del sequestro Moro
• A
Torino intorno alle 16, più tardi a Roma, Milano e Genova le Brigate rosse
fanno trovare il Comunicato numero 2: due facciate di 126 fittissime righe a
spazio uno in cui annunciano che «è in corso l’interrogatorio di Aldo Moro», in
quanto «uomo di punta della borghesia, quale più alto fautore di tutta la
ristrutturazione dello Sim (Stato imperialista delle multinazionali)», per
avere da lui informazioni precise «sulle strutture nazionali e internazionali
della controrivoluzione imperialista e sui nomi del personale politico,
economico e militare sulle cui gambe cammina il progetto delle multinazionali».
I brigatisti polemizzano anche con «il partito di Berlinguer» e i «sindacati
collaborazionisti», cui «spetta il compito di funzionare da apparato poliziesco
anti-operaio, da delatori, da spie del regime». [Cds 26/3/1978]
•
Ipotesi su via Fani. Prospero Gallinari, Corrado Alunni, Susanna Ronconi, Paolo
Peci, Enrico Bianco, Oriana Marchionni, Mario Moretti: un rapporto
riservatissimo trasmesso alla Procura di Roma dagli investigatori dà questi
nomi per i brigatisti che hanno partecipato all’agguato. Agguato e rapimento
sarebbero finanziati con il denaro proveniente dal sequestro dell’armatore
Costa (circa un miliardo e mezzo). [Cds 26/3/1978]