27 novembre 1922
Il discorso di Mussolini al Senato
• Seconda giornata di seduta al Senato. Al termine degli interventi dei senatori, parla l’on. Mussolini: non si aspetta né cerca l’unanimità del voto. «Debbo una risposta particolare al sen. Albertini. Io ammiro la sua ferma fede di liberale puro, ma mi permetto di ricordare al sen. Albertini che il liberalismo è figlio di ben due rivoluzioni (…)». Mussolini rivendica il merito di aver dato un taglio netto al passato, ma di aver creato un Governo che comprendesse uomini di ogni parte della Camera. E di non aver chiuso la Camera, potendolo fare, né di aver creato una Dittatura. «Non intendo uscire dalle leggi, non intendo uscire dalla Costituzione». Mussolini ha deciso di conservare per sé il Ministero degli Esteri. Al termine del suo discorso segue una lunga ovazione. Viene approvato il progetto di proroga dell’esercizio provvisorio. La seduta viene tolta. [Cds 28 novembre 1922]