28 giugno 1965
I pensionati Inps protestano
I pensionati Inps (circa sei milioni) protestano per il ritardo degli aumenti. Dal primo gennaio 1965 le pensioni minime (tra le 12.000 e le 15.000 lire mensili, a seconda che il beneficiario abbia meno o più di 65 anni) dovevano essere maggiorate del 30%, e del 20% le altre. Ma la legge, approvata dalla Camera, deve essere ancora discussa in Senato. I pensionati hanno già avuto — a titolo di acconto — un assegno straordinario di importo pari ad un mese di pensione, ma tale assegno è stato corrisposto soltanto ai titolari di libretto Io (invalidità), Vo (vecchiaia) e So (superstiti); non agli agricoltori e agli artigiani in pensione, quantunque essi siano egualmente interessati al miglioramento. [Osvaldo Paita, Sta. 29/6/1965]