26 giugno 1965
Meccanico pugnala la suocera al cuore
Pietro Emilio Romanò, 28 anni, meccanico di Cermenate, ha ammazzato la
suocera Rosa Canonico, 54 anni. I due, che vivevano nella stessa casa,
litigavano di continuo perché la Canonico non aveva mai accettato quel genero
che le aveva portato via la sua unica figlia Luciana, 27 anni. Alle 8 di
mattina di sabato 26 giugno, Luciana a letto con l’influenza, suo padre a un
matrimonio, tra i due c’è stata l’ennesima discussione, poi la donna gli ha
ordinato: «Vai nell’orto a prendere l’insalata per il pranzo», e invece lui è
entrato in cucina, ha afferrato un coltello e le ha infilato la lama di venti
centimetri dritto nel cuore. Subito dopo, gli abiti zuppi di sangue, lo sguardo
allucinato, i capelli arruffati, s’è presentato ai carabinieri di Cermenate
porgendo i polsi per le manette: «Ho appena ucciso mia suocera. È in corridoio.
Andate a vedere». [Mino Dura, Corriere della Sera 27/6/1965]