24 giugno 1965
Una pelle d’orso per Saragat
Il presidente Saragat
è in visita a Tromso, in Lapponia, per rendere omaggio ad Amundsen. Si tratta
del primo capo di Stato straniero che si è spinto fin lassù. A dargli il
benvenuto «una bambina lappone dal volto camuso, gonnella e cuffietta rossa, corpetto
bianco, ciocie a forma di gondola con la punta rialzata per meglio camminare
sulla neve». Dall’aeroporto, Saragat è
subito andato a deporre una corona di fiori davanti al monumento di Amundsen. A
osservare la cerimonia è convenuta «gran parte della popolazione di questa
città di pionieri, di mandriani di renne, di pescatori di merluzzi, di
cacciatori di pelli, abituati a partire d’inverno per inseguire i banchi di
pesci o per dare la caccia alle foche e agli orsi bianchi (e una gigantesca
pelle d’orso è stata offerta in omaggio a Saragat)». Il presidente si è spinto
fino a Kiruna, e ha potuto vedere la più settentrionale delle birrerie del
mondo e la più settentrionale delle cattedrali. «Trovandosi a quattrocento
chilometri a nord del circolo polare artico, è diventato il più settentrionale
degli uomini politici italiani». «Saragat e Fanfani, per raggiungere il
ristorante, hanno dovuto camminare sulla neve e il nostro ministro degli esteri
si è divertito a lanciare una palla di neve contro un diplomatico del seguito».
Menu del pranzo (offerto dal governatore della città): uova di gabbiano farcite
e filetto di renna. Dopo una visita al museo dei lapponi, il Presidente ha
visitato una fabbrica di filetti di pesce che importa da Trapani il sale ed
esporta quasi tutta la produzione in Italia. Poi è rimasto alzato «fino a ora
inoltrata per ammirare l’inconsueto spettacolo del sole che, verso le undici di
sera, comincia a rotolare lungo l’orizzonte, da Ovest verso Est, e dopo la
mezzanotte riprende a salire in cielo». [Enrico Altavilla, Cds
25/6/1965].