28 ottobre 1922
Il governo chiude le Borse
La lira è sotto pressione. Nel pomeriggio il governo chiude le Borse del Regno fino al 6 novembre. Il presidente della Federazione nazionale agenti di cambio, Emilio Giani, scrive subito un dispaccio al ministro dell’Industria e commercio e al ministro del Tesoro: «(...) Mancata pubblicazione listini ufficiali e improvvisa notizia chiusura Borse può accrescere panico e provocare disastrosa impressione estero. Trattative private incontrollabili potrebbero provocare prezzi artificiosi titoli Stato diffusissimi tra risparmiatori». [Po.It. 29/10/1922]