Antonio Di Pierro, 20 settembre 1870
Il gen. Kanzler tratta la resa
Ore 14-15. Davanti alla stazione Termini è quasi battaglia tra una compagnia pontificia e due battaglioni italiani. Intorno al Campidoglio, dove i reparti di Cadorna non sono ancora arrivati, si registrano scontri a fuoco tra miliziani pontifici e patrioti romani. Alcuni di questi, sorpresi dalla fucileria nemica, hanno fortunosamente trovato riparo dentro una bottega aperta tra la chiesa di Santa Maria di Loreto e quella del Santissimo Nome di Maria. Fortunosamente perché, a quest’ora, è difficilissimo trovare negozi aperti: è l’ora del riposino pomeridiano, che qui si chiama “pennichella”. Dice il diplomatico francese Henry d’Ideville: «A partire dalla metà di giugno circa, fino alla fine del mese di settembre, la città eterna è quasi deserta». Motivo, «l’uso benefico della siesta, il sonno riparatore della giornata da mezzogiorno alle tre. Durante queste ore benedette non vedrete un negozio aperto, dal Corso fino a Trastevere; le chiese, i conventi sono religiosamente chiusi, la vecchia città è trasformata nel castello della Bella Addormentata». Il generale Kanzler è a villa Albani e sta trattando la resa. [Antonio Di Pierro]