Antonio Di Pierro, 28 ottobre 1922
Partono tre telegrammi
Ore 5-6. Prima di dare inizio alla riunione del governo, il presidente del Consiglio invia tre telegrammi, destinatari il democratico Giovanni Giolitti, il fascista Benito Mussolini, il popolare Filippo Meda. Il testo: «Sua maestà il re mi ha dato incarico di pregarti di venire subito a Roma desiderando conferire». Durante il consiglio dei ministri, il primo aiutante di campo del re, generale Arturo Cittadini – che ha chiesto di partecipare come osservatore – informa che se non sarà varato lo stato d’assedio il sovrano potrebbe decidere di lasciare l’Italia. [Antonio Di Pierro]