varie, 6 dicembre 2016
APPUNTI PAULO SOUSA PER METRO – CALCIOMERCATO.COM 5/12/2016 – Punto primo: ad Andrea Della Valle, patron e presidente onorario della Fiorentina, non sono andate affatto giù alcune affermazioni dell’allenatore viola, Paulo Sousa (specialmente quelle sul futuro di Bernardeschi)
APPUNTI PAULO SOUSA PER METRO – CALCIOMERCATO.COM 5/12/2016 – Punto primo: ad Andrea Della Valle, patron e presidente onorario della Fiorentina, non sono andate affatto giù alcune affermazioni dell’allenatore viola, Paulo Sousa (specialmente quelle sul futuro di Bernardeschi). Punto secondo: tra i due non c’è stata possibilità di chiarimento (una discussione invece c’è stata tra Sousa e Corvino) e non è detto che ci sarà in futuro, anche perché c’è una bella lastra gelida tra i due che deve essere sciolta per tornare ad avere un rapporto buono. Punto terzo: il contratto di Sousa è in scadenza, la Fiorentina non ha intenzione di usufruire unilateralmente della clausola per rinnovare automaticamente l’accordo di un’altra stagione...e ADV non considera questo fatto come "una priorità per la società". Strano, davvero strano, anche perché è proprio con l’allenatore che si costruisce la squadra del futuro. Tutti questi punti non fanno altro che rafforzare un’idea di fondo che vi avevamo già raccontato: a fine stagione, salvo episodi incredibili, tipo vittoria di un trofeo, la Fiorentina si dividerà da Paulo Sousa, lasciandosi alle spalle anche tanti rimpianti (soprattutto relativi alla scorsa stagione). Il problema da affrontare e risolvere è semmai un altro: è possibile, almeno pubblicamente evitare frecciatine e rimproveri che intristiscono ambiente e squadra? *** VIOLANEWS 4/12 – IL patron della Fiorentina, Andrea Della Valle, ha parlato così dopo la vittoria sul Palermo: “Ce l’abbiamo fatta a prendere questi tre punti. Le sviste arbitrali? Speriamo che siano le ultime. Dopo Milano è stata un’altra serata sfortunata per gli arbitri. Ci rivedremo prima di Natale, vogliamo parlare anche dello stadio, stiamo lavorando sul progetto che presenteremo prima di Natale o a metà gennaio in grande stile alla cittadinanza. Ci siamo quasi. Prendiamoci questi tre punti, voglio vedere la Fiorentina ancora più in alto prima di Natale. Gonzalo? Gli abbiamo fatto una proposta importante, lo ritengo fondamentale, comincia ad avere la sua età, ma spero finisca la carriera a Firenze. Sono positivo su questa situazione, ora la palla ce l’ha lui. Bernardeschi? Spero che anche lui rimanga qui tanti anni. A gennaio cercherò di difendere i nostri giocatori che sono gli occhi tutti. Cercheremo di difenderci dagli attacchi delle squadre europee. Antognoni? A gennaio sarà di nuovo con noi. Gli ho detto di cominciare a prepararsi. Mi dispiace per il gol annullato a Babacar, sarebbe stata una bella doppietta. Volevamo andare a Baku con alcuni ragazzi della Primavera, bisogna prendere almeno un punto, il primo posto è fondamentale. Il rapporto con Sousa è normale, c’è massimo rispetto. Avremo modo di chiarirci. Finalmente abbiamo vinto in casa, il Franchi sembrava stregato. Complimenti comunque al Palermo”. *** TOMMASO LORETO, CORRIERE FIORENTINO 5/12 – Una settimana vissuta pericolosamente. E dire che negli ultimi tempi, in particolare nell’ultima stagione, la Fiorentina aveva goduto di un trattamento come minimo equo da parte degli arbitri. Di per sé ligi a uno stile orientato al fair play, gli ex dirigenti viola non avevano dovuto lamentarsi troppo per le decisioni arbitrali nel corso del primo anno di Sousa sulla panchina della Fiorentina. E lo stesso Corvino era dovuto intervenire soltanto per parare i colpi delle polemiche in arrivo da Roma, dopo la vittoria sui giallorossi del settembre scorso. Invece, all’improvviso, sulla strada della squadra di Paulo Sousa si sono palesati due ostacoli inaspettati, i cui fischi hanno influito eccome. Sia sulla sfida comunque vinta ieri sera contro il Palermo che nella fredda serata di San Siro. Una sconfitta, quella maturata contro l’Inter soltanto una settimana fa, dettata anche dalle decisioni controverse dell’arbitro Damato. Tenero nel consentire a Miranda e Ranocchia di fare più o meno quel che volevano ai danni di Kalinic, al contrario severissimo nell’espellere Gonzalo Rodriguez con la conseguente squalifica che ha tenuto fuori l’argentino dalla partita con il Palermo. Un atteggiamento a senso unico non completamente identico a quello di Giacomelli, l’arbitro di ieri sera, ma altrettanto limitante per i viola. Che, in avvio, vengono graziati dal fischietto di Trieste per il pasticcio difensivo di Tomovic. Un intervento ai limiti, d’altronde, quello del serbo su Quaison lanciato a rete, ma non per Giacomelli che non concede il rigore né estrae il cartellino rosso di una sacrosanta espulsione. Ma la pessima serata di Giacomelli è continuata, stavolta con errori pesanti sull’altro lato della bilancia. Quello dei viola. Prima con il gol annullato a Kalinic, poi per quello non concesso a Babacar, entrambe occasioni nelle quali lo stesso Andrea Della Valle, in tribuna autorità, è andato su tutte le furie. Nella prima circostanza, infatti, l’attaccante croato non si trova al di là della linea del fuorigioco, dunque colpisce di testa e segna da posizione regolare, mentre nella seconda ci mette del suo anche il giudice di porta. Difficile non vedere, infatti, che sul tiro di Ilicic il portiere Posavec non trattiene il pallone, e che Babacar di fatto è semplicemente il più lesto ad anticipare tutti e indirizzare il pallone in porta. Nello specifico, lo dimostrano le immagini, il portiere del Palermo riceve il colpo da Babacar soltanto dopo la deviazione vincente, dunque il gol era regolare. Anche la gioia del senegalese, al gol segnato in pieno recupero, è stata sporcata dalle polemiche, stavolta quelle del Palermo infuriati per un presunto fallo di Kalinic in area. Errori e valutazioni negative che, al fischio finale, non hanno comunque impedito alla Fiorentina di ritrovare la vittoria al Franchi che mancava dal 18 settembre scorso quando un tiro di Badelj valse tre punti. Stavolta i viola sono stati più forti di tutto, anche di un arbitro sicuramente non in forma. Tommaso Loreto *** QUOTIDIANO.NET 23/11 Firenze, 23 novembre 2016 - E’ un Paulo Sousa sereno ma concentrato quello presentatosi, assieme a Borja Valero, in conferenza stampa per presentare la sfida di domani contro il Paok Salonicco. L’allenatore viola non vuole cali di tensione dopo la convincente vittoria di Empoli e pretende dai suoi una prova di maturità, per mettere al sicuro il primo posto nel girone. "Rischio di avere la testa già all’Inter? Dobbiamo averla solo su domani per dare continuità a tutto ciò di buono che stiamo facendo. I greci sono la squadra che ha più qualità ed esperienza nel nostro raggruppamento. Nel loro campionato non stanno giocando, motivo in più per fare bene da parte loro", il pensiero del portoghese. BABACAR O KALINIC? - "Possibilità di vedere Babacar in campo? Credo di sì. Insieme agli altri ha avuto un cambio di attitudine straordinario. Si sta dando da fare per mettermi in difficoltà. Ultimamente ho scelto Kalinic, ma per quello che sta facendo negli allenamenti avrà molte possibilità da qua al termine della stagione - sottolinea Sousa -. Nikola in campo ad Empoli nonostante il recente rientro dall’infortunio? Il suo livello di energia era sufficiente per impiegarlo dal primo minuto, preferendolo ad altri giocatori". CAPITOLO "BERNA" - "Sul futuro di Bernardeschi la pensiamo diversamente. Lo ritengo un calciatore che in base alle sue qualità e al suo talento avrà su di sé squadre con ambizioni diverse dalla Fiorentina - il commento dell’allenatore gigliato -. Per vincere dobbiamo dare continuità alla nostra qualità di gioco, lo stiamo facendo sempre di più, normalmente più dei nostri avversari. Dobbiamo crescere in maturità ed avere anche più concretezza, le prossime partite saranno un buon momento per farlo". TELLO E SANCHEZ - "Tello? Nel Porto ha avuto poca continuità a livello competitivo, ora ha bisogno di acquisirla all’interno della solita gara. Ha momenti importanti a livello di intensità, ma questo porta ad un elevato dispendio di energia da parte sua. Può fare la differenza contro qualsiasi avversario - continua Sousa -. Sanchez? Non faccio rotazioni "classiche", le faccio solo con l’idea di far vincere la Fiorentina. Carlos è disponibile e lavora tantissimo per integrarsi sempre di più all’interno dei nostri principi di gioco. L’ultima sua partita l’ha disputata molto bene. So già se scenderà in campo domani, ma non lo voglio dire".