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 2016  dicembre 01 Giovedì calendario

L’INTEGRALE DI DE LUCA: «OFFRI UNA FRITTURA DI PESCE E FAI VOTARE SI’»

Abbiamo venti giorni di tempo per fare la battaglia, stiamo cercando di parlare a tutte le persone che sostengono questo referendum, di destra, di centro e di sinistra, perché ci giochiamo l’Italia. Credo che non tutti hanno capito che, se le cose vanno male il 4, avremo un tale sconvolgimento politico che sarà imprevedibile il futuro politico di questo Paese. Ora, dal mio punto di vista, e dico a tutti i colleghi amministratori, dal punto di vista della Campania, qui non abbiamo giornalisti quindi parliamo in maniera molto chiara, a me interessa che per una volta manteniamo unita la Campania, sugli interessi fondamentali, al di là delle bandiere di partito.
In questo momento abbiamo un’interlocuzione con il governo che è sicuramente privilegiata. Poi, vi piace Renzi, non vi piace, a me non me ne fotte proprio niente. Io faccio un elenco… oh, qui non abbiamo mai avuto una possibilità, né con i governi di centrodestra, né con i governi di centrosinistra di avere un accidenti di niente e sto spiegando a tutti che quando andiamo a fare la contrattazione a livello di Stato-Regioni, non è che ci sono il centrosinistra e il centrodestra, ci sono i blocchi territoriali, che se ne fottono della Campania e del Sud. Perché quando andiamo a fare il riparto del fondo sanitario, sono d’accordo gli emiliani e i lombardi, la sinistra e la destra e noi continuiamo a dividerci a destra e a sinistra. Allora almeno per una volta tentiamo di mantenere compatta la Campania sugli interessi fondamentali.
Io in modo particolare essendo come sapete il leader vero della destra europea qui (risate dal pubblico), cerco di parlare anche da quell’altra parte, perché questa cazzo di storia che facciamo le riunioni tra di noi, e ci giramm’… io dico guardate, non le facciamo, non perdiamo tempo. Noi dobbiamo fare le riunioni con chi non è convinto, dobbiamo conquistare le forze, Santo Dio! Allora è decisivo l’orientamento degli amministratori, dei consiglieri regionali, dei sindaci, dei parlamentari. Io davvero vi chiedo di fare uno sforzo eccezionale di mobilitazione porta a porta, se no, non ce la facciamo!
Allora, stavo dicendo il governo… noi abbiamo fatto una chiacchierata con Renzi, 270 milioni di euro per Bagnoli e ce li ha dati, altri 50 milioni e ce li ha dati, Terra dei Fuochi mezzo miliardo di euro, quando abbiamo discusso questa cosa lui era terrorizzato perché dice “se facciamo mezzo miliardo di euro per la Campania la Lega Nord ci fa a pezzi, su tutto il Centro-nord”. Dopo di che gli abbiamo detto, guarda o il problema lo risolviamo adesso o non si risolve più, assumiamoci la responsabilità. Alla fine, con molti contorcimenti, devo dire soprattutto per la verità, Ragioneria dello Stato e De Vincenti, alla fine so’ mezzo miliardo. Abbiamo chiesto finanziamenti per la Reggia di Caserta, per Pompei, per Ercolano, per Paestum, sono arrivati fiumi di soldi, abbiamo chiesto di firmare da subito il Patto per la Campania, 2 miliardi e 7, e ce l’hanno fatto firmare per primi! Patto per Napoli, al di là di qualche squinternato qui a Napoli, ma sono 308 milioni, da chiarire ovviamente che dovrebbero essere i soldi per l’area metropolitana, non per la città di Napoli, comunque 308 milioni sono arrivati.
Abbiamo chiesto, per ultimo, 600 milioni per Napoli e compagnia bella, ci danno 600 milioni di euro. Insomma, che dobbiamo chiedere più? Cioè noi abbiamo un’interlocuzione che ci consente veramente di massimizzare l’utilizzazione di 14 miliardi di euro che servono a voi, non servono né a Renzi né a De Luca, che ce ne fotte? Servono ai territori, servono agli amministratori per risolvere i loro problemi, servono a consiglieri regionali e parlamentari per avere un radicamento territoriale. Poi ormai da dicembre, parliamo poi territorio per territorio con l’elenco nominativo delle opere da finanziare, ma veramente possiamo fare un lavoro straordinario! Allora ripeto io ringrazio veramente tutti i colleghi perché con spirito unitario e sapendo che l’obiettivo che abbiamo non c’entra con le vicende amministrative, è l’obiettivo nazionale di vincere il referendum! Abbiamo, mi diceva Renzi, a oggi, a ieri, quando abbiamo fatto la cosa di domenica, c’è un 5 milioni di cittadini italiani che non ha deciso come votare. Cinque milioni decidono il referendum. Quindi la cosa è assolutamente aperta, difficile, complicata, ma è aperta.
Allora noi dobbiamo utilizzare i pochi argomenti che ci servono per persuadere forze che per ragioni di strumentalizzazione politica oggi pensano ad altro. I Cinque Stelle, lo dico anche come pochi argomenti da utilizzare con l’opinione pubblica, i Cinque Stelle per fare i cialtroni, per usare l’argomento demagogico che loro non si confondono con le altre forze politiche, sono stati a casa, perché se vuoi discutere assieme, ti siedi al tavolo e discuti! Non è che quando ti chiamo al tavolo dici “no, io non mi confondo con voi”. In America Trump è stato eletto e rappresenta il 25% dei cittadini statunitensi, sono andati a votare il 50% dei cittadini, Trump ha preso sul 50% il 25%, 600 mila voti in meno della Clinton.
Se fosse successo in Italia, l’autoritarismo, il fascismo, la Madonna, dobbiamo spiegare che una democrazia, senza meccanismi di semplificazioni non funziona, l’ha detto Sabino Cassese: la democrazia è la forma di governo della minoranza più forte. L’idea, tutta ideologica, che ogni cittadino deve avere la sua rappresentanza è un’imbecillità perché in natura non esiste. L’avessimo fatto in Italia apriti cielo! L’autoritarismo, la concentrazione di potere, Trump con il 25% ha il controllo della Camera, del Senato, della Corte costituzionale, in America! Ma mica qualcuno dice, l’autoritarismo.
Domanda: con la situazione così com’è non toccata, con la Costituzione più bella del mondo, c’è qualcuno che possa dire che con l’affermazione dell’articolo 4 il diritto al lavoro sia stato ricco di conseguenze o concretizzato? Io penso che difendiamo la Costituzione se, cambiando la seconda parte, eliminando la palude burocratica, apriamo i cantieri e il lavoro lo creiamo davvero, non sulla carta. Perché se rimaniamo così, l’affermazione del diritto al lavoro rimane sulla carta, se non sburocratizziamo l’Italia e cambiamo la seconda parte della Costituzione.
Allora, non la faccio molto lunga: io vorrei dirvi una cosa molto semplice, noi credo che dobbiamo puntare a fare un lavoro organizzativo porta a porta. Qui veramente sono decisivi i sindaci, i consiglieri regionali, i parlamentari radicati nei territori. Facciamo un calcolo sulla partecipazione al voto del 50% dei cittadini. Sarà difficile, ma probabilmente se si crea un clima di mobilitazione ci arriviamo.
Per passare in Campania dobbiamo puntare ad avere il 50% più uno. Dai dati che ho io gli aventi diritto sono 4 milioni 965 mila. Per avere la maggioranza sulla metà degli elettori dobbiamo avere un milione 255 mila voti… un milione 255 mila voti. Io credo che bisogna ragionare su questo numero, poi nessuno di noi è in grado di sapere quanti andranno a votare, ma se dobbiamo fare un lavoro serio, dobbiamo ragionare così. Allora io mi permetto di chiedere a tutti quanti voi di fare da oggi in poi un lavoro porta a porta, non abbiamo da fare altro, quindi accompagnando la nostra discussione anche sul merito del problema, poi ognuno di noi deve dire, comune per comune, quanti cittadini porta a votare.
Questo è, non dobbiamo fare filosofia, sono venti giorni, allora ognuno nel proprio Comune deve dire il 50% dei votanti rispetto agli aventi diritto quanto è 2 mila, 3 mila, 10 mila, noi dobbiamo puntare a portare 5 mila a votare.
E bisogna fare questo lavoro, cioè ognuno deve portare, il consigliere comunale, l’amico, l’imprenditore a dire quante persone porta a votare e dovremmo avere nell’arco di 48 ore, ripeto, non è un lavoro esaltante, ma io sarei per mettere tra parentesi tutte le cose per queste due, tre settimane e dedicarci solo a questo. Di farci sapere comune per comune, comunicandolo alla nostra segreteria, numeri realistici.
Ma guardiamo uno notoriamente clientelare come Franco Alfieri, che lui sa fare la clientela bene, come Cristo comanda, in maniera organizzata, scientifica, razionale (risate sue e dal pubblico), ah che cosa bella! Allora quanti sono da te il 50% degli elettori, 4 mila, 5 mila, 6 mila… 8 mila? Bene! Allora l’impegno che assume qui davanti a voi Franco Alfieri è di portare a votare 4 mila cittadini di Agropoli, in blocco, armati, con le bandiere (applausi e risate), entusiasti, vabbuò! Allora mò vedi tu come Madonna devi fare! Offri una frittura di pesce ad Agropoli, portali sulle barche sugli yacht, fai che cazz’ vuo’ tu, ma tu devi portare 4 mila persone a votare! Se ne porti una in meno, di fronte al popolo sei condannato (risate dal pubblico). Nun parla’ cchiu’, ’a caccia, ’a pesca, i cacciatori… sei condannato. Sinceramente, non è un lavoro impossibile, dobbiamo parlare con i nostri riferimenti, allora noi pensiamo di fare un po’ questo lavoro più organizzato. Sulle imprese ieri abbiamo fatto una cosa bellissima al San Giuseppe, una trentina di imprenditori, se ci danno una mano, ognuno con i propri dipendenti, un poco di sforzo, se uno porta a votare la metà dei dipendenti, erano un migliaio di dipendenti, allora mondo delle imprese, cioè prendiamo i voti aggregati. Faremo degli incontri con le professioni, ordini dei medici, commercialisti, avvocati, faremo delle cose, anche perché prenderemo una decisione importante, daremo la possibilità di uso dei fondi europei anche per gli investimenti che fanno gli studi professionali, non lo abbiamo mai fatto in Campania, questa è una cosa straordinaria, quindi credo che abbiamo anche una bella carta.
Comparto della Sanità, abbiamo tentato di spiegare a due teste di sedano che in questo momento hanno la funzione di commissari che non siamo la Toscana, qui la sanità privata sono un migliaio di persone, io credo sinceramente che per come ci siamo mossi in questi mesi, ci sia il rispetto da parte dei titolari di strutture private qualificate e possiamo permetterci di chiedere a ognuno di loro per ogni clinica, ogni laboratorio, di fare una riunione con i propri dipendenti, ma parliamo di migliaia di persone. Quindi parliamo di un blocco abbastanza organizzato, perché se l’Aiop fa una riunione con i propri associati sono 400 laboratori, e Santo Iddio facciamo due o tre di queste cose organizzate per blocchi, non disperse. Quindi, i ceti professionali, mondo delle imprese, fare l’elenco dei 10-20 imprenditori che uno chiama sul piano dell’amicizia, sul piano del rapporto personale, sul piano dell’amministrazione e dice “senti, al di là di tutte le questioni, per cortesia, fammi questo favore, dimmi… non ci facciamo prendere in giro, tu sei vuoi dare una mano, dammi una mano, però devi dirmi quanti voti porti, se non vuoi darmi una mano, massima libertà, però grande chiarezza tra di noi, sennò veramente ci prendiamo in giro”.
Un’ultima considerazione, perché se abbiamo un risultato che distingue la Campania, abbiamo un vantaggio per tutti… voi avete seguito che abbiamo lanciato questa ipotesi del piano per il lavoro, che è stata lanciata anche un po’ in termini demagogici per farvi sentire perché se dicevamo, “facciamo un piano dettagliato… pipì e pipà nun se ne futteva nisciuno” (risate). Quindi era calcolato che dovevamo tirare un pugno nei denti, ma la cosa è assolutamente seria. Il dato che abbiamo noi è che il blocco del turn-over ha determinato in Italia una perdita del 30% di dipendenti pubblici, nei nove anni alle spalle, sui 10 anni sono il 34% in meno, su 3 milioni e 200 di dipendenti pubblici sono 300 mila dipendenti in meno alla Pubblica amministrazione. Diamo per scontato che un 10% era personale in più, benissimo, ma sono sempre 300 mila dipendenti in meno che noi abbiamo, allora se ragioniamo già sulle cose che sono in campo: possibilità di nuove assunzioni nella sanità, nuove assunzioni nel comparto della sicurezza, lo state dicendo voi, non possiamo più mandare in strada poliziotti che hanno 50 anni dopo 30 anni, quindi i primi 20 mila assunti nel comparto sicurezza li avete già in programma. Le altre minchiate di nuovi assunti perché abbiamo medici che hanno un’età media di 60 anni, sono già in programma.
Allora io credo che la cosa sia ampiamente sostenibile, il problema che abbiamo noi è avere un’interlocuzione di governo, per potere fare in modo che nel 2017 iniziamo a mettere sulle gambe un progetto per l’occupazione, perché parliamoci chiaro, se aspettiamo l’apertura dei cantieri, fino a primavera-estate del 2018 anche con i fondi europei, i cantieri non si aprono. Allora, sinceramente, se dobbiamo regalare il Sud ai Cinque Stelle, stamattina mi pare che Grillo ha chiesto “e dove prendiamo i soldi?” gli ho detto “prendiamo un terzo dei soldi che hai stanziato tu per il reddito di cittadinanza e quindi siamo coperti, scegli tu adduve e’ piggliavi i soldi pu’ reddito di cittadinanza? (risate dal pubblico), hai campato per 5 anni e volevi dare lo stipendio a tutti, tutti i disoccupati”, per dire che ovviamente anche una qualche scioltezza in politica, nun è che si mett’ a ffa’ o cunt’ , perché come al solito noi siamo più bravi a fare i pipì più del Ragioniere generale dello Stato, poi ci accorgiamo che viene il primo Trump e parla ai cristiani in carne e ossa ai quali non puoi dire per altri 10 anni “sì però aspettiamo, li stiamo programmando, poi vediamo le compatibilità”, perché quello ti manda affanculo, perché non ha neanche il pane alla fine del mese.
Ora o abbiamo noi la capacità di intercettare anche come speranza la vita reale dei cittadini, poi avremo modo di precisare tutto… Io mi ricordo, facemmo un’altra campagna elettorale, invitai Bersani, teneva pure la bronchite (risate dal pubblico), viene Bersani e gli dico: “Bersa’ stamm’ a sentire, già è cumplicat’ fare la manifestazione con te che amma fa’ ’na fatica dda’ Madonna, facciamo una cosa, non ci presentiamo e le aree edilizie e i cassintegrati e a’ Maronna, che qua ci deprimiamo, ci tagliamo le vene… Dato che Berlusconi che è intelligente ha detto ‘io tolgo l’Imu sulla prima casa’, fai una proposta, una cosa unitaria che parli a tutte le famiglie: togliamo i ticket sulla sanità… eh, ma i conti dice lui e aggio ditt’ frate mio ma tu i conti… ma secondo te Berlusconi s’è fatt’ tutti i conti?”. (risate dal pubblico) Per l’anima della Madonna… gli ho detto fai due proposte, eliminiamo i ticket e ci impegniamo a eliminare tutti i debiti della Pubblica amministrazione al sistema delle imprese italiane, una cosa dovuta, cioè anziché farli morire prima ci impegniamo in un anno a pagare tutti i debiti della Pubblica amministrazione. Andiamo a fare la manifestazione e l’unica proposta che fa è “noi dobbiamo abbassare l’uso del contante da 1.000 a 500 euro…” (risate dal pubblico). Avevamo portato in sala tutti gli imprenditori, i ceti dinamici, fai una proposta di apertura, no, l’uso del contante da 1.000 a 500 euro, come a dire “sit’ tutti ladri”… ma vafancul Bersà.
Vi ho chiesto questo sacrificio per farvi fare questo lavoro, cortesemente ognuno dei presenti, per la propria responsabilità ci comunichi con un fax rispetto alla sua area di appartenenza. Mettimmoci a lavorare e nun perdim’ tiemp’.