varie, 30 novembre 2016
APPUNTI RUBRICA DENTRO IL PALAZZO 1 DICEMBRE – • Altro: • «Di Maio come Ponzio Pilato: dei 13 indagati per la Grillopoli delle firme false se ne lava le mani
APPUNTI RUBRICA DENTRO IL PALAZZO 1 DICEMBRE – • Altro: • «Di Maio come Ponzio Pilato: dei 13 indagati per la Grillopoli delle firme false se ne lava le mani. Ha solo mentito due volte la prima sul fatto che le firme fossero false, la seconda quando ha affermato che avevano reagito subito» (Emanuele Fiano, componente della segreteria del Pd). • Statali: «Il governo propone 850 milioni di euro per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici nel 2017» • Secondo Zingaretti: «Si parla tanto di Roma ma la mia sensazione è che nessuno si occupa di Roma, una città che investe solo nei luoghi del consumo è una città che si fa più cattiva» • Sono centinaia i contenziosi vinti dai contribuenti con somme superiori a 10mila euro che non vengono pagati perché il Mef rimanda in continuazione il decreto. • A Pizzarotti questa campagna non è piaciuta. «Troppi slogan da parte dei miei colleghi sindaci». • Alfano da Minoli: «Renzi ha realizzato il programma del Pdl» • «Non diciamo No per lasciare le cose come stanno, diciamo No per poter cominciare tutti insieme il percorso per una vera e diversa riforma». Il video messaggio del Cav. • «Lega e Fdi usano voti Fi per No, poi butteranno a mare Berlusconi». Lo di ce Cicchitto. • Il partito Radicale non prende posizione in merito al voto. Alcuni voteranno No altri Sì e altri ancora si asterranno. • «In Europa stanno votando tutti contro l’establishment, ma le elite tifano per il sì». Parola di Renzi • Se non volete dare ai futuri governi carta bianca su progetti a forte impatto ambientale, senza che Regioni e Provincie possano difendere le comunità territoriali, allora il 4 dicembre dovete consapevolmente votare No". Così la senatrice Loredana Der Petris. *** Roma: Berdini, se avesse 3 mld come Milano cambierebbe molto (ANSA) - ROMA, 30 NOV - "Sono abituato a ragionare sulle risorse di governo. Fatemi dire qualcosa su Milano. Milano, che ora è diventata abbastanza di moda come ’esempio’, ha avuto 1,5 miliardi solo di contributi pubblici per costruire Expo, poi con il patto per Milano il Governo ha dato un altro miliardo e mezzo alla città. Se io avessi 3 miliardi, più o meno quanti ce ne erano in programma per le Olimpiadi, questa città cambierebbe molto". Lo ha detto l’assessore all’Urbanistica e lavori pubblici di Roma Paolo Berdini all’assemblea dell’Acer. (ANSA). YJ4-ST 30-NOV-16 13:22 NNNN *** M5s, Fiano (Pd): Di Maio mente due volte M5s, Fiano (Pd): Di Maio mente due volte "Necessaria inchiesta Iene per scoperchiare il caso" Roma, 30 nov. (askanews) - "Di Maio come Ponzio Pilato: dei 13 indagati per la Grillopoli delle firme false se ne lava le mani. Cosa vuol dire che sono sospesi? Ricevono ancora lo stipendio? Saranno sospesi fino a sentenza? Chi lo decide? Il Tribunale del Blog? La verità è che sono tutti al loro posto. L’unica cosa che ha saputo fare è stato mentire due volte: la prima sul fatto che le firme fossero false. Inchiodato poi dalle confessioni della La Rocca si è rifugiato nella buffonata delle autospensioni. Mentendo una seconda volta quando ha affermato che avevano reagito subito". Lo afferma Emanuele Fiano, componente della segreteria del Pd. "Quando invece - aggiunge - è stata necessaria l’inchiesta delle Iene per scoperchiare il caso e la confessione di un loro esponente per farlo scontrare con la realtà dell’ennesima dimostrazione di inaffidabilità istituzionale". Pol/Afe 20161130T131641Z *** == Statali: da Governo 850 milioni di euro per contratti nel 2017 = (AGI) - Roma, 30 nov. - Il governo propone 850 milioni di euro per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici nel 2017: e’ quanto emerso al tavolo tra sindacati e ministro della P.a., Marianna Madia, secondo quanto riferiscono fonti sindacali. L’esecutivo avrebbe cosi’ spacchettato il fondo presente in manovra per il solo anno 2017: 850-900 milioni di euro per le forze dell’ordine di cui 480 per la proroga del bonus di 80 euro, 100/170 milioni per le assunzioni, 40 milioni per il corpo forestale e 250 per il riordino delle carriere. Per il solo rinnovo dei contratti stanziati 850 milioni di euro. In totale si tratta di circa 1,7 miliardi di euro. (AGI) Ila 301316 NOV 16 NNNN (AGI) - Roma, 30 nov. - L’accordo quadro per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici varra’ per tutti i comparti pubblici, compresa la scuola. E’ quanto sarebbe stato deciso al tavolo tra governo e sindacati in risposta alle richieste dei sindacati che avevo chiesto di comprendere la scuola nel perimetro dell’intesa. (AGI) Ila 301324 NOV 16 NNNN *** Roma, Zingaretti: tante parole ma nessuno se ne occupa Roma, Zingaretti: tante parole ma nessuno se ne occupa Nella regione uno squadrone che non fa polemiche Roma, 30 nov. (askanews) - "Si parla tanto di Roma ma la mia sensazione è che nessuno si occupa di Roma, una città che investe solo nei luoghi del consumo è una città che si fa più cattiva, più arida e dove si vive con più ansia e solitudine". Così il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’Officina Pasolini a Roma. "Come Regione - ha detto - stiamo lavorando per riaprire luoghi che tentano di rianimare la città e tendono a migliorare la vita a chi non ci mette piede. In Regione c’è uno squadrone di persone che fa poco parlare di sé per le polemiche, ma che dimostra che anche di fronte a problemi drammatici non bisogna gettare la spugna ma si possono cambiare le cose e costruire opportunità per chi non ne ha". Bet 20161130T114415Z *** Notiziagiornale Centinaia di contenziosi vinti dai contribuenti con somme superiori a 10mila euro. Ma che non vengono pagati dall’Agenzia delle Entrate, perché il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) guidato da Pier Carlo Padoan continua a rimandare l’emanazione dell’apposito decreto. Nonostante la legge sia entrata in vigore sei mesi fa. Eppure il passaggio è fondamentale per definire le modalità di trasferimento delle somme previste. E non solo. In alcuni casi, anche per cifre inferiori a 10mila euro, i cittadini vincitori degli scontri legali sono messi in stand-by. Una retromarcia rispetto alla riforma che si poneva l’obiettivo di una revisione del sistema sanzionatorio. E soprattutto un comportamento che stride con quanto promesso dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sul pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese. Certo, quella dei contenziosi è una questione diversa. Ma il principio resta lo stesso: il cittadino è costretto a soccombere nei confronti di uno Stato che non rispetta i patti. Chiarimenti – Il caso è stato così portato in Parlamento con un’interrogazione del vicepresidente della Camera, Simone Baldelli (Forza Italia). “Ho ricevuto tante segnalazioni e quindi ho pensato di dover porre la questione al Governo. Serve un intervento chiarificatore, perché non è pensabile andare avanti in questo modo”, spiega il deputato forzista. Secondo l’atto depositato a Montecitorio, gli uffici devono adempiere alla restituzione delle somme “a prescindere dal passaggio in giudicato della sentenza, incluse le eventuali spese di giudizio poste a carico dell’amministrazione soccombente”. La norma prevede infatti che il giudice possa subordinare “a idonee garanzie l’esecutività e, quindi, il pagamento a favore del contribuente delle somme superiori a diecimila euro stabilite in sentenza”. Ma senza decreti e circolari gli uffici dell’Agenzia delle Entrate possono fare poco. Anzi nulla. Quindi la responsabilità è tutta politica e finisce sul conto del Mef che è tenuto a disciplinare la durata, i termini e le modalità della garanzia, laddove richiesta dal giudice. Senza tener presente che in molti casi i ricorrenti devono anticipare le spese per contattare un difensore abilitato, come per esempio i dipendenti dei Centri di assistenza fiscale (Caf) e delle relative società di servizi. Tanti problemi – Tuttavia, da quanto emerge dalla normativa in vigore, il decreto deve regolare solo i pagamenti superiori a 10mila euro. Quindi, per le cifre inferiori non ci dovrebbe essere alcuna regolamentazione ministeriale. Eppure tanti vincitori dei contenziosi sono costretti ad attendere. “È assolutamente immotivato e illegittimo da parte dell’amministrazione fiscale non eseguire le sentenze dei giudici tributari”, ha insistito Baldelli, ribadendo la necessità di fare chiarezza. Perché centinaia di contribuenti attendono di ricevere somme che, legittimamente, gli spettano. *** Notiziagiornale Niente toni urlati e niente slogan. Il sindaco di Parma, l’ex M5s Federico Pizzarotti, sul referendum ha scelto un’altra strada. Pur avendo espresso chiaramente quale sarà la sua posizione il 4 dicembre, un No convinto ai quesiti referendari, infatti, ha deciso di “non strumentalizzare l’appuntamento”. “A me – ha detto a La Notizia – questa campagna non è piaciuta. Né a livello nazionale e né a livello locale. Rispetto a tanti miei colleghi schierati per il Sì e per il No ho scelto una chiave diversa”. Quale? Ho invitato tutti a riflettere e a informarsi. Perché credo che un sindaco debba rappresentare sempre l’intera comunità. Senza tifo spinto e promesse ottimistiche. La sindaca Raggi è stata criticata per una mozione sulla riforma Boschi discussa ieri in Campidoglio. Anche a Parma, però, nei mesi scorsi, ne è stata approvata una. Ha detto bene: nei mesi scorsi. E cioè quando ancora di referendum non parlava nessuno. Non così a ridosso del voto. E soprattutto senza scopi propagandistici ma solo informativi. Sempre in casa Cinque stelle, che effetto le ha fatto la scelta dei probiviri e la successiva sospensione dei parlamentari siciliani sulla vicenda delle presunte firme false? Il Movimento ci ha abituato da tempo al doppiopesismo. Ormai non ci faccio più caso e neanche mi interessa. C’è, però, un altro aspetto da evidenziare. Quale? Sulla vicenda del Regio di Parma, poi archiviata, io andai dal pm a spiegare ogni cosa per oltre due ore. A Palermo alcuni parlamentari si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Generando così il sospetto che abbiano qualche cosa da nascondere. Il deputato Nuti, tra l’altro, è stato un suo accusatore. Molti si sono autoproclamati giudici e oggi si trovano in condizioni non proprio facili. D’altronde io l’ho sempre detto: c’è sempre qualcuno più puro di te che prima o poi ti epura. Prima il direttorio, poi i probiviri: il M5s diventa sempre più un partito? E pensare che la mia richiesta di un momento di approfondimento venne bollato come congresso da vecchia politica. Comunque, non spetta più a me sottolineare queste cose. Spero solo che la gente impari a ragionare con la propria testa. Anche se nel M5s tutto è diventato una questione di fede. In nome di questa anche la coerenza ai principi passa in secondo piano. I Cinque stelle che dovevano svegliare le coscienze finiscono per addormentarle, secondo lei? E’ un dato di fatto che quando questo Movimento è nato l’analisi critica anche di se stessi era un valore aggiunto. E non si correva il rischio di epurazioni. La vicenda firme false ha investito pure la sua Regione. A Bologna però il pentastellato Massimo Bugani ha parlato di una possibile trappola rivolta a lui. Basta gridare ai complotti. Nessuno vuole tendere trappole a Bugani ma perché non è nessuno. Soprattutto dopo aver perso per due volte le elezioni in una città che aveva festeggiato i primi grandi risultati del Movimento. Ma io ormai sono fuori da quelle dinamiche. Eppure dal Campidoglio un tecnico è venuto a scuola di differenziata proprio a Parma. Ci ha fatto doppiamente piacere: non solo perché Roberto Cavallo è un esperto di rifiuti al quale ci eravamo ispirati già in campagna elettorale, ma anche perché dalla Capitale è venuto qui da noi a vedere come si realizzano concretamente le idee. Al di là degli slogan. Mi ha fatto sorridere solo la reazione scomposta di Roma che ha derubricato la visita a un’iniziativa personale di cui, tra l’altro, non era a conoscenza. *** Alfano: Renzi realizza il programma del Pdl di Berlusconi Anche opere non solo leggi Roma, 30 nov. (askanews) - "Sono d’accordo sul fatto che abbiamo realizzato il programma del PdL. Io ero segretario del PdL quando sono entrato in Parlamento e in questi tre anni le leggi scritte con la mano destra non si contano più e le altre le faremo, sono anche opere non solo leggi". Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervistato da Giovanni Minoli su Radio 24, rispondendo alla domanda se condivida le osservazioni di D’Alema, secondo il quale tra il ponte di Messina, l’Imu e l’articolo 18, se Berlusconi chiedesse i diritti d’autore a Renzi, lo rovinerebbe. Pol/Arc 20161130T112132Z *** Referendum, De Petris (Si): ecologisti non possono che votare No Referendum, De Petris (Si): ecologisti non possono che votare No Appello a sostenitori No Triv di aprile 2016 e No Nuke del 2011 Roma, 30 nov. (askanews) - "Se non volete dare ai futuri governi carta bianca su progetti a forte impatto ambientale, senza che Regioni e Provincie possano difendere le comunità territoriali, allora il 4 dicembre dovete consapevolmente votare No". Così la senatrice Loredana Der Petris, presidente del gruppo Misto e capogruppo di Sinistra italiana, ha rinnovato l’appello del mondo ambientalista rivolto ai 13 milioni di italiani che hanno votato NO TRIV ad aprile 2016 e ai 25 milioni che hanno votato NO NUKE, nel giugno 2011. "Sono tante le ragioni per bocciare questa riforma pasticciata e volutamente confusa, ma un motivo in più è contenuto nella modifica dell’articolo V della Costituzione che, con la clausola di supremazia, conferisce allo Stato centrale poteri decisionali su materie energetiche e ambientali, facendo venire meno quel sistema di contrappesi e controlli che consentono invece di tutelare il territorio e la salute dei cittadini" ha proseguito De Petris. "Se passa questa riforma non ci saranno barriere costituzionali alla devastazione dei territori, con un moltiplicarsi di conflitti energetici e ambientali. Per questo gli ecologisti autentici - ha concluso la senatrice Si - non potranno che difendere la nostra Carta Fondamentale e votare No". pol-njb 20161130T111920Z *** Referendum: partito radicale, noi non prendiamo posizione Preoccupati per compressione spazi democrazia referendaria (ANSA) - ROMA, 30 NOV - "Sono assolutamente prive di fondamento le notizie di stampa che negli ultimi giorni riferiscono che i radicali in quanto Partito avrebbero optato per il SI al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Il Partito Radicale, in quanto tale, non ha preso e non prenderà posizione, e diffidiamo chiunque dall’attribuire al Partito una scelta di campo in un senso o nell’altro. Ci sono iscritti al Partito Radicale che pubblicamente hanno espresso la loro intenzione di votare NO; altri iscritti radicali hanno espresso la loro intenzione di votare SI; altri ancora che si asterranno". E’ quanto si legge in un comunicato dei coordinatori della presidenza del Partito Radicale Rita Bernardini, Antonella Casu, Sergio D’Elia e Maurizio Turco. "In quanto coordinatori della Presidenza del Partito Radicale riteniamo che prevalga il SI o il NO non si supererebbe comunque lo status quo di un paese a "democrazia reale". E riteniamo che il rientro nella legalità passi: 1) per un’amnistia e un indulto che liberino le scrivanie dei magistrati e rendano costituzionale l’esecuzione della pena, 2) e per l’adozione di una profonda riforma della Giustizia la cui mancanza è da tutti considerata il primo problema del Paese anche per creare le condizioni per una ripresa economica. Siamo infine preoccupati (e ce ne occuperemo) per l’ulteriore comprimersi della possibilità concreta da parte dei cittadini non organizzati in gruppi di potere di poter praticare strumenti di democrazia diretta come gli istituti del referendum e della proposta di legge di iniziativa popolare". (ANSA). DEL 30-NOV-16 10:36 NNNN *** *Berlusconi: no alla riforma Renzi, non saremmo più in democrazia Non lasciamo le cose come stanno, ricominciamo percorso per una diversa Roma, 30 nov. (askanews) - No alla riforma Renzi, con la quale "non saremmo più in una democrazia". Lo dice il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in un videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook. "L’Italia - premette - ha bisogno di cambiare davvero, ha bisogno di meno tasse sulle famiglie, sulle imprese, sul lavoro. Ha bisogno di meno burocrazia, ha bisogno di più garanzie per i cittadini, di più libertà: questa è la nostra idea di riforma. Per questo voteremo un deciso e responsabile No alla riforma del governo Renzi che divide l’Italia in due, che non porterebbe nessun cambiamento utile agli italiani, ma che potrebbe addirittura consegnare tutti i poteri a un solo uomo e ad un solo partito: non saremmo più in una democrazia, perché democrazia vuol dire appunto governo del popolo". "E non diciamo No per lasciare le cose come stanno, diciamo No - dice ancora Berlusconi - per poter cominciare tutti insieme il percorso per una vera e diversa riforma, dopo avere finalmente restituito agli italiani il diritto di scegliere da chi farsi governare". Arc 20161130T110753Z *** REFERENDUM: CICCHITTO, SI’ DI SCHAEUBLE E’ IL BACIO DELLA MORTE = REFERENDUM: CICCHITTO, SI’ DI SCHAEUBLE E’ IL BACIO DELLA MORTE = Lega e Fdi usano voti Fi per No, poi butteranno a mare Berlusconi Roma, 30 nov. (AdnKronos) - "A chi specula sulle dichiarazioni di Schauble per il Si che a nostro avviso e’ stato un voluto bacio della morte, va risposto che la dichiarazione di Dijsselbloem, polemica sia con la Commissione guidata da Juncker sia con l’Italia, fa chiarezza su tutto: il governo Renzi, dopo Monti e dopo Letta, sta sostenendo una linea diversa da quella dell’austerità e del rigore". Lo afferma il deputato di Ap, Fabrizio Cicchitto. "Per questo - continua Cicchitto - dovrebbe avere il sostegno sia da parte della minoranza dem che da Berlusconi, cioé da posizioni diverse ma che si collocano entrambe all’interno dell’Europa e in posizioni molto critiche nei confronti dei suoi indirizzi di fondo. Invece la contestazione della Lega Nord, di Fratelli d’Italia e anche del M5S ha una sua logica. Essi puntano al tanto peggio tanto meglio mentre la posizione piu’ contraddittoria e’ quella di Berlusconi". "Egli in Europa e’ alleato con la Merkel ed e’ dentro al Ppe e invece in Italia e’ alleato con la Lega e FdI che contestano il Ppe, la Merkel e vogliono uscire dall’Europa. Non solo, ma adesso Lega e Forza Italia usano i voti di Berlusconi per il No e poi gli presenteranno il conto. Essi vogliono le primarie per sancire che Berlusconi non e’ più il leader del centrodestra indipendentemente dai deliberati della Corte di Strasburgo", conclude Cicchitto. (Ruf/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-NOV-16 10:58 NNNN *** Referendum: Renzi, Schauble-Steinmeier vogliono governo politico = (AGI) - Roma, 30 nov. - In Europa stanno votando tutti contro l’establishment, ma le elite tifano per il si’. E’ un abbraccio mortale? "E’ ovvio che Schauble e Steinmeier sono a favore delle riforme" perche’ tutti i governi che si sono succeduti in Europa "hanno sempre detto che l’Italia deve fare le riforme. E credo che preferiscano avere a che fare con un governo politico, piuttosto che con uno tecnocratico come dice l’Economist". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso del forum di Repubblica Tv. Alf 301031 NOV 16 NNNN Preferisco le considerazioni di Wall Street Journal che fa una critica nel merito" dicendo che altre riforme sarebbero state più urgenti di quella costituzionale, "all’Economist che dice che si deve votare No così arriva un governo tecnocratico. Credo che chi sente governo tecnocratico o tecnico, tiri fuori i suoi amuleti". Lo dice il premier Matteo Renzi a Repubblica tv. (ANSA). MAT 30-NOV-16 10:43 NNNN Referendum:Renzi,rinviato inaugurazioni per evitare polemica (ANSA) - ROMA, 30 NOV - "Non ho voluto inaugurare alcune opere pubbliche prima del referendum proprio per non creare polemiche. E mi è costato..." Lo dice il premier Matteo Renzi a Repubblica tv. (ANSA). MAT 30-NOV-16 10:49 NNNN UE: RENZI "VETO? ALCUNI GOVERNI EST CAPISCONO SOLO LINGUAGGIO SOLDI" UE: RENZI "VETO? ALCUNI GOVERNI EST CAPISCONO SOLO LINGUAGGIO SOLDI" ROMA (ITALPRESS) - "Alcuni governi dei Paesi dell’Est capiscono solo il linguaggio dei soldi". Cosi’ il premier, Matteo Renzi, al videoforum di Repubblica parlando del possibile veto al Bilancio Ue. "Perche’ ho tolto la bandiera? Era un gesto simbolico in un appuntamento non istituzionale, ero arrabbiato per il dibattito sul terremoto - ha aggiunto -. Io sono un europeista convinto, l’ho rimessa dopo che avevo visto le polemiche che aveva suscitato". (ITALPRESS). bor/sat/red 30-Nov-16 11:07 NNNN REFERENDUM: RENZI "NON PERSONALIZZO PIÙ" ROMA (ITALPRESS) - "Ho le idee molto chiare su cosa fare se vince il no, ma non necessariamente devo condividerle in pubblico. Se ho sbagliato a personalizzare all’inizio, non e’ che devo tornare a fare quest’errore adesso. Errare e’ umano, perseverare e’ diabolico". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, al videoforum di Repubblica Tv. "Che un voto cosi’ importante abbia delle conseguenze anche sul governo e’ chiaro, ma questo e’ un altro film - ha aggiunto -. Non riparto sulla discussione su di me, ma riparto sul Cnel, perche’ voglio che torni sul merito". (ITALPRESS). bor/sat/red 30-Nov-16 11:12 NNNN Renzi scherza: io populista mite? Mi piace Renzi scherza: io populista mite? Mi piace "Il terremoto momento più difficile per me al governo" Roma, 30 nov. (askanews) - "Io un populista mite? Giannini che mi dà del mite, mi piace". Lo ha detto, scherzando, il premier Matteo Renzi, replicando alla definizione data da Massimo Giannini, nel videoforum di Repubblica.it. Renzi è stato intervistato dallo stesso Giannini e dal direttore Mario Calabresi. Come ha fatto a mettere insieme Monti e D’Alema, entrambi a favore del No? ha chiesto Calabresi. "Non c’è dubbio - ha replicato Renzi - che non mi amino molto. Ma Monti ha votato sì in prima lettura: poi ha cambiato idea. Massimo D’Alema è stato un sostenitore delle riforme per tantissimo tempo. Berlusconi ha votato sì alla riforma costituzionale e all’Italicum". Renzi ha anche parlato della sua esperienza di governo fino a questo momento. "Il momento più difficile dei miei 1.000 giorni al governo è stato di sicuro il terremoto, per il numero dei morti che abbiamo avuto. Ma sono stati difficili quelli della vicenda della strage di Daqqa e l’attentato al Bataclan". Afe 20161130T112848Z