varie, 28 novembre 2016
DIFFICILI «Se vuoi che le cose siano facili, falle difficili. Si dice così no?» (Luciano Spalletti, allenatore di calcio, della Roma)
DIFFICILI «Se vuoi che le cose siano facili, falle difficili. Si dice così no?» (Luciano Spalletti, allenatore di calcio, della Roma). CAMBIARE «Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare» (Vincenzo Montella, allenatore di calcio, del Milan, citando Winston Churchill). DNA «Il Dna vincente te lo porti dietro: un grande allenatore deve essere lui stesso leader, ma deve creare altri leader che in campo riproducono idee, valori, carattere» (Gianluca Vialli ex calciatore ed ex allenatore, ora commentatore per Sky). SCUOTERE «Icardi è il centravanti più forte del mondo, ma non credo che sia il tipo giusto per scuotere i suoi nei momenti di difficoltà» (Nicola Berti, ex calciatore dell’Inter, a proposito del momento delicato dei nerazzurri). RICORDI «Giovanni Simeone ha voglia di lavorare e una fame di arrivare incredibile. Ti chiede di lavorare di più e con una qualità del genere si migliora tanto. Mi ricorda un po’ Inzaghi, in area lo vedi e non lo vedi, riesce a nascondersi» (Ivan Juric, allenatore di calcio, del Genoa). GENITORI «Molte cose sono cambiate e forse era meglio ai miei tempi. I procuratori hanno troppo potere e a livello giovanile c’è il problema genitori: parecchi sono invasati. Bisognerebbe fargli il provino prima di farli entrare a vedere i figli» (Lionello Manfredonia, ex calciatore e ora responsabile del settore giovanile del Brescia, che domenica scorsa ha compiuto 60 anni). SECONDI «Sono in F.1 da 16 anni, ho guidato le macchine più interessanti dal punto di vista tecnologico. Ma quando vedo che tra la F.1 e la GP2 c’è solo un secondo di differenza, la cosa non mi piace. Il che non significa che non mi diverta o voglia cambiare» (Fernando Alonso, pilota del team di F1 della McLaren). SOLDI «Al basket italiano mancano i soldi, poi magari anche le idee. Soltanto Milano è squadra che rappresenta l’obiettivo per un giocatore che lì vuole arrivare e rimanere» (Gigi Datome, giocatore di basket, da due stagioni al Fenerbahce dopo una deludente esperienza in Nba). MODA «La gavetta è stata utile, mi ha dato i codici di un mondo nuovo, quello della moda. Io sono un uomo di montagna abituato al silenzio della natura, finire sotto i riflettori nell’atelier di Armani è stata adrenalina pura, come scendere sulla Streif» (Christof Innerhofer, sciatore e testimonial di Armani).