Luana De Micco, Il Fatto Quotidiano 24/11/2016, 24 novembre 2016
FRANCIA COLABRODO ATOMICO: “REATTORI INSICURI E GUASTI”
Ora che sta arrivando il freddo vero, la Francia rischia di rimanere a secco di energia e dover procedere a tagli di corrente, come non succedeva da decenni: 12 reattori nucleari sono attualmente fermi per controlli e, di questi, solo 7 potrebbero riprendere la produzione nelle prossime settimane, ma non prima del 31 dicembre. I controlli in corso però non sono semplice routine: la situazione delle centrali atomiche in Francia “è molto preoccupante”, ha denunciato Pierre-Franck Chevet, presidente dell’Asn, l’Authority per la sicurezza, intervenuto su Le Figaro.
Il “gendarme del nucleare” ha rilevato infatti delle gravi disfunzioni tecniche nelle centrali gestite da Edf e Areva, i due colossi francesi dell’energia. E a suo modo la cosa riguarda anche l’Italia perché alcune di queste centrali, come quella di Tricastin, sono appena al di là della frontiera. Tutto è iniziato nell’aprile del 2015 quando, durante un’ispezione, gli esperti dell’Asn hanno identificato un’anomalia in uno dei pezzi destinati al futuro reattore di “nuova generazione” Epr di Flammanville che si stava fabbricando sul sito siderurgico Areva di Le Creusot: la presenza di un alto contenuto di carbonio, anche il doppio del limite ammesso, nell’acciaio della cisterna. All’epoca l’attenzione si era concentrata sulla fabbrica di Le Creusot: il nuovo Epr di Flamanville, in Normandia, dovrebbe entrare in servizio nel 2018.
Il tempo stringe e il dossier del nucleare in Francia è uno di quelli che scotta. Nel 2019, inoltre, dopo il via libera di Londra del luglio scorso, Edf dovrebbe avviare la costruzione dell’Epr di Hinkley Point, in Inghilterra. Dopo lo scandalo dello scorso anno, l’Asn ha lanciato una vasta campagna di ispezione su tutto il parco nucleare francese, 58 reattori, per verificare i pezzi provenienti dal sito di Le Creusot. Un anno e mezzo dopo il quadro complessivo non è rassicurante: “Dalla scoperta dell’anomalia generica rilevata sulla cisterna dell’Epr in poi abbiamo avuto solo brutte sorprese, che ci hanno portato oggi a controllare e fermare 12 reattori. Bisogna verificare che l’eccesso di carbonio presente nell’acciaio – ha spiegato Chevet – non alteri la capacità di resistenza meccanica dei generatori di vapore”.
Da aprile a oggi la situazione sarebbe persino “peggiorata”. Una volta finiti gli accertamenti diverrà urgente “ripensare l’intera catena di controllo per rendere l’atomo sicuro”. Le sorprese per l’Asn non si sono limitate alle sole, per quanto gravi, anomalie tecniche: “Abbiamo rilevato, sempre sul sito di Le Creusot, la presenza di pratiche inaccettabili, con 400 dossier ‘nascosti’ e documenti che sembrano falsificati. Pratiche che vanno avanti così dagli anni ‘60. Bisogna procedere con calma e rigore”. Tutto dunque deve essere passato al setaccio e i dossier da esaminare sono più di 100 mila. Intanto alcune ong, tra cui Greenpeace, hanno già sporto denuncia contro Edf e Areva.