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 2016  novembre 23 Mercoledì calendario

QUESTO GROSSO, GRASSO, ESAGERATO MATRIMONIO INDIANO


Immaginate due elefanti indiani con finimenti d’oro e cavigliere floreali che lasciano ondeggiare sinuosamente le proboscidi all’ingresso di un meraviglioso palazzo. Fatto? Benvenuti al pazzesco matrimonio della rampolla indiana Brahmani Reddy a Bangalore. Il papà della sposa (ex ministro, membro del partito nazionalista, finito anche in prigione per uno scandalo riguardante alcune delle sue mille miniere) avrebbe sborsato 70 milioni di euro: soltanto i fiori gli sono costati più di un mazzo di matrimoni “normali” messi assieme. Gli invitati erano 50 mila, molti dei quali facevano la coda per farsi un selfie accanto agli elefanti, altri offrivano loro dei soldi come si usa nei templi. E pazienza che fossero creature hollywoodiane con un’anima meccanica, solo due comparse nella caleodiscopica e rutilante scenografia che ha occupato i 12 ettari del giardino del castello di Bangalore.
Stelle di Bollywood e della politica, dall’Al Pacino indiano Shah Rukh Khan al primo ministro Narendra Modi, hanno dovuto entrare sgomitando sotto la tenda dove un esercito di celebranti ha unito Brahmini con il suo Rajiiv Reddy (gli sposi hanno lo stesso cognome e appartengono alla stessa casta), mentre nelle retrovie scoppiavano tafferugli tra gli ospiti non vip e le 3 mila bodyguard. Pietanze provenienti da tutta l’India e servite su foglie di banano come da tradizione nel sud della penisola (sono resistenti, impermeabili e profumate) inondavano senza tregua i tavoli: alcuni invitati mangiavano seduti, mentre altri se ne stavano appollaiati sullo schienale delle sedie aspettando che si liberasse il posto. Si gozzovigliava tra le riproduzioni delle impressionanti rovine del grande impero Vijayanagara, carrozze trainate da cavalli bianchi e grandi archi dorati, ma si poteva brindare anche nella versione in cartapesta della casa degli sposi.
Un matrimonio che ha fatto notizia per l’immenso spreco di cibo che ha intaccato le risorse di un Paese dove si vive di stenti, e per lo scialacquio di danaro: proprio nelle ore dei festeggiamenti, persone anziane ed ammalate sono morte mentre erano in fila alla banca per cambiare banconote da poche rupie messe all’improvviso fuori corso dal governo.

IL PIÙ MORIGERATO È STATO DONALD TRUMP
Ma non è certo il primo caso di folli spese nuziali. La lista è lunga. Pensiamo a quegli inviti di 20 pagine tutte d’argento che Vanisha Mittal, la figlia del magnate dell’acciaio Lakshmi N. Mittal, inviò a mille persone per annunciare il suo matrimonio con il banchiere Amit Bhatia, che alla fine costò 73 milioni di euro. E non fu emozionante quando William d’Inghilterra accolse in chiesa con un «Ti amo, sei bellissima» Kate Middleton ammantata nel meraviglioso abito da sposa di Alexander McQueen? Quel romanticissimo royal wedding scucì alla corona britannica 32 milioni. L’«I do» (lo voglio) pronunciato a Firenze davanti a un muro di rose e fiori bianchi da Kim Kardashian e Kanye West ne costò 28. C’è un po’ di confusione sul matrimonio di George Clooney e Amal Alamuddin, con mezza Hollywood che scorrazzava in motoscafo sul Canal Grande: secondo alcuni, il conto per la quattro giorni di dolce vita extra lusso fu di 12 milioni, per altri “solo” di 4. E Tom Cruise e Katie Holmes ne spesero poco meno di 3 per addobbare di stoffe d’oro il castello di Bracciano. In questo turbinio di soldoni e confetti, il premio per il riccone più “morigerato” va al neopresidente americano Donald Trump: il matrimonio con la sua Melania si mantenne sul milione. In compenso, il diamante che la sposa sfoggiò all’anulare dal gran giorno in poi ne valeva quasi il doppio.
Paola Manciagli