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 2016  novembre 24 Giovedì calendario

RIDERE «Se io rido qualche volta? Certo che rido, che vita sarebbe senza ridere? Però rido quando è giusto e do confidenza soltanto dopo aver conosciuto bene le persone» (Roberto Donadoni, allenatore di calcio, del Bologna, a proposito della sua serietà)

RIDERE «Se io rido qualche volta? Certo che rido, che vita sarebbe senza ridere? Però rido quando è giusto e do confidenza soltanto dopo aver conosciuto bene le persone» (Roberto Donadoni, allenatore di calcio, del Bologna, a proposito della sua serietà). MANGIARE/1 «Il sacrificio più grande nel fare il ciclista? Nel mio caso è l’alimentazione» (Fabio Aru, ciclista del team Astana). MANGIARE/2 «Ho cambiato il regime alimentare della squadra. Abbiamo cercato un equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi buoni. Mangiare bene è fondamentale per un atleta: aiuta a prevenire infortuni e a recuperare meglio» (Antonio Conte, allenatore di calcio, del Chelsea). FACCIA «Vorrei avere il talento di Parisse, il fisico di Geldenhuys o il piede di Canna. Invece ho una faccia da placcatore, istinto e coraggio. Però, proprio un placcaggio, ha rischiato di spegnermi la spalla, nell’ottobre 2013. Un contatto come un altro con una terza francese e la carriera s’è riempita di dubbi» (Simone Favaro, rugbista, terza linea di Glasgow Warriors e della nazionale italiana). PARAGONI «Si fa il paragone con il Leicester perché l’Atalanta sta facendo bene e la sorpresa del Leicester dello scorso anno rende tutti più attenti a discorsi simili. È difficile da dire se sia possibile anche solo immaginare qualcosa del genere: la serie A è tatticamente più dura della Premier League» (Etrit Berisha, calciatore, portiere dell’Atalanta quarta in classifica). TIMIDO/1 Sono nato così, a 2,11 metri d’altezza. Da ragazzo ero timido. E alto, troppo per gli altri. Mi sono sentito diverso. Solo» (Ivo Karlovic, tennista croato, detentore del record degli aces: 11.572). TIMIDO/2 «Da ragazzino in Brasile ero molto timido di carattere, quindi venire in Europa a giocare è stata molto dura. Sono arrivato a Milano come un bambino, tra l’altro in una grande squadra come l’Inter che aveva già tante grandi stelle. Adesso mi sento molto meglio» (Coutinho, calciatore, stella del Liverpool). PRIMATI «C’è una cosa in cui nessuno può togliermi il primato: io resto il più pazzo di tutti» (Filippo Fognini, tennista). MOGLIE «Che tu calciatore faccia un’intervista insieme con tua moglie mi va benissimo. Ma che tua moglie cominci a parlare di calcio, di tattica, di chi doveva giocare e chi no... no way hermano, no way» (Diego Armando Maradona).