Barbara Cataldi, Il Fatto Quotidiano 21/11/2016, 21 novembre 2016
CARO VIAGRA, LA PERICOLOSA MODA DELLE “MENTINE” ILLEGALI
Quindici euro per una pillola gialla o blu. Non molto per una prestazione sessuale indimenticabile. Basta chiedere a uno spacciatore del Pigneto o di San Lorenzo, quartieri della movida romana, o domandare in modo complice a uno dei tanti sexy shop aperti per le strade di Milano. Peccato che oltre a non essere garantita, la notte di sesso può anche trasformarsi in un rischio per la salute. Vista la lunga lista di effetti collaterali e la controindicazione precisa per i pazienti cardiopatici con rischio coronarico, il controllo medico per chi consuma questi farmaci non dovrebbe mai essere eluso. Eppure accade sempre più spesso il contrario.
Forse il maschio italiano sta perdendo colpi, perché il consumo di Viagra&co è in aumento. Secondo l’Assai, l’associazione degli andrologi italiani, l’acquisto legale dei farmaci dell’amore nell’ultimo anno è cresciuto del 4%. Solo di Viagra, in 18 anni, gli italiani hanno consumato quasi 86 milioni di compresse, oltre 6 milioni in 12 mesi, 12 al minuto, nel solo 2013, tanto che nella classifica mondiale siamo secondi alle spalle della Gran Bretagna. E un consumatore su 4 ha meno di 40 anni.
Ma al di là dei 3 milioni di uomini che soffrono di una patologia diagnosticata da un medico, la disfunzione erettile, e che seguono una cura contro l’impotenza con tanto di prescrizione farmacologia, cresce in silenzio la tribù di chi è affascinato da una nuova tendenza: considerare le pillole del sesso un afrodisiaco da abbinare a una serata in discoteca, all’alcol e alla droga.
Così si moltiplicano i canali illegali. La Guardia di Finanza nel 2016 ha portato a termine tre grandi operazioni: a febbraio, quando nell’interporto di Malpensa ha pescato e sequestrato 75.000 dosi di Sildenafil, il principio attivo del Viagra, vendute attraverso siti internet gestiti nell’Est Europa; a luglio, quando sempre a Malpensa ha intercettato altre 10.000 confezioni importate illegalmente; e infine poche settimane fa a Roma, dove ha smascherato un commerciante che utilizzava il suo negozio come deposito per 5.000 pillole blu da vendere a consumatori attirati sul web o col passaparola. “Quello che abbiamo sequestrato sono pillole di Sildamax”, ha spiegato al Fatto quotidiano il tenente colonnello Luigi Smurra, del Nucleo polizia tributaria della Gdf di Roma, “si tratta di un farmaco indiano da 100 mg, venduto a 12-15 euro a pasticca attraverso internet o varie chat su whatsapp. Sono in corso le analisi per verificarne il contenuto e ulteriori indagini per ricostruire tutta la filiera che dall’India spedisce i prodotti in Gran Bretagna per poi importarli in Italia”. Le pillole venivano spacciate per farmaci super potenti, anche se appaiono come tutte le altre. Al momento sono state sottoposte ad analisi da parte delle autorità sanitarie per verificarne il contenuto.
Quello che normalmente accade, in realtà, è che nelle pillole ci finisca meno principio attivo di quanto dichiarato in etichetta, o che vengano vendute con un dosaggio molto più alto di quello che è consentito nel nostro Paese. Nel caso del Cialis, la cosiddetta pillola del week end, per esempio, il farmaco copia a base di Tadalafil, made in India ma spacciato in Italia, contiene 60 mg di principio attivo, il triplo di quanto autorizzato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.
Procurarsi una pillola blu, una “senza pensieri” o una “mentina” senza ricetta, comunque, è davvero facile. Basta digitare sul web poche parole per trovare fornitori di tutti i tipi. E per chi è poco digitale esiste più di un’alternativa: il piccolo spacciatore che si apposta di sera nei quartieri pieni di locali, o il sexy shop, che sotto il bancone nasconde pasticche illegali.
Nel primo caso quello che si riesce a comprare a 15-20 euro spesso è l’equivalente di una pasticca triturata e appallottolata nella plastica, che può contenere tutto tranne il principio attivo anti impotenza; mentre nel secondo caso di solito si acquista un generico, cioè un farmaco prodotto con la stessa sostanza delle pillole griffate, confezionata in India, dove le copie di Viagra e Cialis si producono a basso costo. Tutto avviene fuori dai severissimi controlli dell’Aifa.
A parte eludere il confronto col medico, comprare sul mercato nero conviene? Sembra proprio di no. I farmaci disponibili in farmacia sono cinque, e in alcuni casi costano decisamente meno di quelli “spacciati”. Oltre naturalmente a essere più sicuri. Basta pensare che una confezione da quattro compresse del generico del Viagra, il Sildenafil, da 25 mg costa 11 euro, cioè 2,25 euro a compressa, la stessa confezione da 50 mg è in vendita a 22 euro, 5,50 a pezzo, mentre quella da 100 mg costa 38 euro, ovvero 9,50 euro a pillola. Bisogna ricordare che i farmaci autorizzati per il commercio in Italia sono, oltre al Sildenafil, al Viagra e al Cialis, il Levitra, a base di verdenafil e lo Spedra, il cui principio attivo è l’avanafil.