VARIE 2/11/2016, 2 novembre 2016
APPUNTI PER GAZZETTA - LA MERKEL SI RICANDIDA REPUBBLICA.IT BERLINO - La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha fatto sapere oggi ai membri del suo partito l’intenzione di candidarsi per il quarto mandato, sia per far fronte alle spinte populiste scatenate in Europa dopo Brexit, che per controbilanciare la vittoria di Donald Trump negli Usa
APPUNTI PER GAZZETTA - LA MERKEL SI RICANDIDA REPUBBLICA.IT BERLINO - La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha fatto sapere oggi ai membri del suo partito l’intenzione di candidarsi per il quarto mandato, sia per far fronte alle spinte populiste scatenate in Europa dopo Brexit, che per controbilanciare la vittoria di Donald Trump negli Usa. Lo rendono noto fonti di Afp a seguito di una riunione della Cdu avvenuta stamane in cui Merkel ha indicato le sue ambizioni per la presidenza della Cdu in occasione del Congresso di inizio dicembre per poi concorrere alle elezioni legislative dell’autunno 2017. Una conferenza stampa per ufficializzare la decisione è attesa alle 19. Secondo un sondaggio pubblicato proprio oggi, la maggioranza dei tedeschi si augura un nuovo mandato di Angela Merkel alla guida della Germania. L’auspicio è espresso dal 55% degli intervistati dall’istituto Emnid per il settimanale Bild am Sonntag con un aumento di 13 punti rispetto ad agosto e solo il 39% si dice contrario: il maggiore sostegno (92%) viene dagli elettori del suo partito cristiano-democratico e sociale (Cdu-Csu) e dalle donne (66%). Germania, cancelliera Merkel al suo partito: "Mi ricandido per il quarto mandato" Condividi PUBBLICITÀ inRead invented by Teads Anche il 54% degli elettori socialdemocratici (Spd) vogliono che continui, secondo la rilevazione. Se esistesse un’elezione diretta del cancelliere, il 51% degli intervistati voterebbe Merkel e solo il 21% il leader Spd, Sigmar Gabriel. Un altro sondaggio Emnid condotto sul gradimento dei partiti però dà la Spd in crescita di un punto rispetto alla settimana scorsa al 24% e la Cdu in calo della stessa misura al 33%, riporta il sito del quotidiano Die Welt. Merkel, 62 anni, al potere dal 2005, in caso di quarto mandato, eguaglierebbe il record del suo mentore, Helmut Khol, il cancelliere (1982-1998) della caduta del muro di Berlino e della riunificazione tedesca. Merkel ha avuto ’mandato’ negli ultimi giorni anche dalla stampa internazionale. Il New York Times l’ha descritta come "l’ultimo difensore dei valori umanisti dell’Occidente". Nonostante questo la cancelliera resta debole in Germania dove non gli vengono perdonate le scelte in tema di politica migratoria. Secondo Die Zeit però "le sue possibilità di leadership sono molto limitate". ILPOST La cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto in una conferenza stampa che vuole ricandidarsi per un quarto mandato, alle elezioni dell’autunno 2017. Merkel ha parlato alle 19 nella sede del suo partito – la CDU, di centro – confermando quello che nel pomeriggio avevano scritto i più importanti media internazionali, citando fonti interne alla CDU. Merkel ha spiegato di avere pensato molto alla sua ricandidatura, e di aver deciso di continuare a servire la Germania «in questi tempi difficili e incerti». Da settimane in Germania si discuteva delle intenzioni di Merkel, che ha 62 anni. Finora un solo politico tedesco è riuscito a ottenere più di tre mandati consecutivi: Helmut Kohl, che guidò cinque diversi governi tra il 1982 e il 1998. Merkel divenne per la prima volta cancelliera nel 2005, succedendo a Gerhard Schröder: nel 2009 e nel 2013 ha ottenuto il suo secondo e il suo terzo mandato. Da cancelliera tedesca, Merkel si è dovuta occupare del rischio di default della Grecia, della guerra in Ucraina e dei molti migranti che arrivano in Europa e in particolare in Germania. Durante i governi guidati da Merkel la Germania ha mantenuto una solida crescita economica, la disoccupazione ha raggiunto il minimo storico e gli stipendi sono cresciuti. Nel dicembre 2015 Merkel fu anche scelta dalla rivista Time come persona dell’anno. Nelle elezioni regionali del marzo 2016, la CDU ha però perso in due dei tre stati federati – o Länder – in cui si è votato: Baden-Württemberg e Renania-Palatinato. Il principale problema politico di Merkel e della CDU, alle prossime elezioni nazionali, sarà riuscire a frenare la crescita di consensi di Alternativa per la Germania (AfD), una formazione populista e di destra che punta molto su temi anti-immigrazione. AfD è andata molto bene alle elezioni regionali di marzo ed è data in costante crescita dai principali sondaggi. Nonostante i problemi della CDU, Merkel continua però ad andare bene nei sondaggi – la Bild ne ha recentemente pubblicato uno secondo cui il 55 per cento degli intervistati si augurano che si ricandidi – ed è generalmente considerata la candidata più solida e realistica per la cancelleria. Merkel è nata ad Amburgo, quando la città faceva parte della Germania Ovest, ma visse tutta la giovinezza nella Repubblica Democratica Tedesca, a Est. È la figlia di un teologo protestante, e ha iniziato a interessarsi di politica durante gli anni dell’università, dove ha conseguito un dottorato in chimica quantistica. Ha partecipato attivamente alla spinta democratica che portò alla caduta del Muro di Berlino ed è diventata ministro per la prima volta nel 1991, nel primo governo della Germania unita di Helmut Kohl. Quando vinse le elezioni per la terza volta, nel 2013, ottenne il migliore risultato per la CDU degli ultimi 25 anni. Insieme con gli alleati dell’Unione Cristiano-Sociale in Baviera (CSU), Merkel ottenne il 41,5 per cento dei voti, mancando per soli 5 seggi la maggioranza assoluta in Parlamento: motivo per cui si è rifatta la Große Koalition (“grande coalizione”), come già nel 2005. Nel motivare perché l’aveva scelta come persona dell’anno nel 2015 il Time spiegò così una delle peculiarità di Merkel: Il più potente leader europeo è una rifugiata proveniente da un posto e un’epoca dove il suo potere sarebbe sembrato inimmaginabile. La Repubblica Democratica Tedesca non era una repubblica né era democratica; era uno horror show orwelliano, dove la “Cortina di ferro” trovava un’espressione concreta nel muro di Berlino. Timida figlia di un pastore luterano, Merkel è entrata in politica da protestante divorziata in un partito a maggioranza cattolica, una donna in un covo di uomini, una cittadina dell’est nella Germania appena unificata degli anni Novanta, dove quelli dell’est erano ancora visti come alieni. Nessun importante leader occidentale è cresciuto dentro una palizzata, cosa che ha dato a Merkel un raro punto di vista sulla libertà e sui rischi che le persone sono disposte a correre pur di assaporarla.