Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  novembre 19 Sabato calendario

Il Comitato del No si appella all’Agcom contro Renzi in tv La campagna televisiva di Matteo Renzi prosegue senza sosta

Il Comitato del No si appella all’Agcom contro Renzi in tv La campagna televisiva di Matteo Renzi prosegue senza sosta. Oggi il premier sarà ospite di Lucia Annunziata a In 1/2h su Raitre, insieme a Maurizio Landini. Per arginare l’invasione del leader Pd, il Comitato per il No ha inviato all’Agcom un esposto per denunciare «la vistosa violazione delle leggi sulla par condicio». Ad esmpio, solo nei tg Rai, il premier e il governo occupano il 42% dello spazio informativo. Santanché: «Tutti liquefatti dentro Palazzo Chigi» Daniela Santanché non ha gradito l’intervento allarmistico di Bankitalia sul referendum e alla fine ha sbottato: «Che Paese è quello dove tutto è Palazzo Chigi? Da Confindustria alla Banca D’Italia, hanno tutti perso un pensiero autonomo e si sono liquefatte dentro palazzo Chigi?». Box 2 Parisi scatenato «Cantone una iattura per il nostro Paese» Senza più il sostegno di Silvio Berlusconi, Stefano Parisi è apparso scatenato nel lancio a Torino del suo movimento Energie per l’Italia. Oltre alle solite frecciate a Matteo Salvini e ai vertici di Fi («Partito impiegatizio), Parisi ha trovato un nuovo bersaglio, il presidente dell’Anac Raffaele Cantone: «Renzi ha consegnato l’Italia alla magistratura, a cominciare da Cantone, una delle più grandi iatture del nostro Paese. Sta generando confusione all’interno dell’amministrazioni pubbliche, paralizzandole ulteriormente». Box 3 La nipote di Prodi contro la riforma Mentre Romano tace «Un punto di non ritorno verso visioni troppo superficiali delle istituzioni»: questo il giudizio sulla riforma costituzionale di Silvia Prodi, nipote Romano, consigliere regionale per il Pd in Emilia Romagna, intervenuta a Bologna all’anti-Leopolda di Pippo Civati. E, secondo il leader di Possibile, l’ex premier Prodi «fa bene a non schierarsi pubblicamente, perché vuol dire che non è molto entusiasta della riforma, altrimenti l’avrebbe detto». Nati oggi Riccardo Mazzoni, senatore di Ala (1953); Paola Pelino, senatrice di Forza Italia (1954); Giuseppe Marinello, senatore di Ncd (1958); Dario Nardella, sindaco di Firenze, già deputato del Pd (1975); Marietta Tidei, deputata del Pd (1975); Chiara Gagnarli, deputata del M5s (1981). Box 4 Casaleggio dà lezioni di democrazia online (non di copiatura) C’era anche Davide Casaleggio al Forum sulla democrazia diretta, appuntamento immancabile per i grillini che quest’anno ha sede a San Sebastian, in Spagna. Il figlio del guru del M5s è intervenuto raccontando la scalata politica del Movimento grazie a internet e, naturalmente glissando, sugli incidenti di percorso come la vecchia e cara copiatura a mano, ovvero quella delle firma false in Sicilia che sta inguaiando Grillo e i suoi. Comunque, la novità è che nel 2017 il Forum si terrà nella Torino amministrata dalla grillina Chiara Appendino. Box 5 I giudici di pace scioperano contro il ministro Orlando Inizia domani e si concluderà venerdì lo sciopero degli oltre 5.000 giudici di pace e dell’intera magistratura onoraria contro la riforma proposta dal ministro Andrea Orlando. «Senza di noi la giustizia si ferma: 500.000 processi resteranno al palo», spiega l’Unione nazionale dei giudici di pace. «La riforma in corso accentua il nostro precariato, senza riconoscerci le tutele minime». Risolto il giallo della storica targa del Pci sparita Risolto il giallo della targa del Pci rimossa dalla storica sede romana di via dei Giubbonari, ormai chiusa per sfratto. «Si trova in cassaforte, in banca, e verrà con noi nella nuova sede» ha spiegato la segretaria del circolo dem, Giulia Urso. È stato un marmista frettoloso a rimuoverla di sua iniziativa all’alba di venerdì, facendo pensare a un furto.