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 2016  novembre 19 Sabato calendario

ZHANG STEVEN, PASSI DA PREDESTINATO TRA LINGUA ITALIANA E SLOGAN STORICI

Alla faccia dei suoi 25 anni, Zhang Steven si muove già da giovane presidente dell’Inter. Il figlio di Jindong, boss di Suning, ieri a sorpresa si è presentato in sala stampa dopo la doppia conferenza di Stefano Pioli e Mauro Icardi. Basso profilo orientale, ma anche piglio tutto occidentale per il ragazzo che non a caso ha studiato in una delle migliori università degli Stati Uniti ed è già il ministro degli Esteri del colosso di famiglia.

Fratello del mondo Accompagnato dal vicepresidente Javier Zanetti, il consigliere nerazzurro ha presentato il nuovo Ceo Jun Liu, incontrato i giornalisti ma soprattutto illustrato il proprio compito e le intenzioni di Suning, per cui «l’Inter è una grande responsabilità, ci sentiamo tutti molto coinvolti nel progetto». Un club che non è solo calcio, nella visione della nuova proprietà, che vuole investire soldi e impegno affinché diventi una filosofia, un esempio in grado di «trasmettere la giusta energia e positività ai tifosi». Bravo anche nella comunicazione, Steven ha aggiunto che lo slogan «Fratelli del mondo» su cui il 9 marzo 1908 fu fondata l’Inter «incarna il motto in cui crede fortemente anche Suning».

radici e globalizzazione Il rampollo argomenta poi così la sua affermazione: «So bene che l’Inter è un club italiano, ha le sue fondamenta a Milano e per noi questo è l’aspetto prioritario. Teniamo in grande considerazione l’opinione dei tifosi, ma in parallelo vogliamo far crescere l’Inter anche nel resto del pianeta per avere un club ancora più forte e riportare i colori nerazzurri ai vertici del calcio mondiale». I risultati e i trofei saranno gli obiettivi, ma «ogni singola persona all’interno della società deve trasmettere i valori del club, dando un messaggio positivo ai tifosi di tutto il mondo». Un concetto che Zhang jr. ha sottolineato diverse volte come cardine della strategia di crescita che Suning ha pensato per l’Inter.

Presto italiano Parlando a titolo personale, Steven ha detto di non volersi accontentare dell’inglese, lingua che tra i dirigenti di Suning parlano in pochi, ma che cercherà di imparare prima possibile sia l’italiano sia la cultura locale, dedicando circa il 70% del suo tempo all’Inter. Lascerà Milano dopo avere assistito al derby, ma tornerà in tempo per il match casalingo contro la Fiorentina del 28 novembre. Come invocato da più parti, Suning ha davvero capito quanto sia importante stare vicino all’Inter e agli interisti. E lo farà soprattutto con il «presidentino» Steven.