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 2016  novembre 17 Giovedì calendario

MR. WILLIAMS CHE SCRISSE IL ROMANZO

PERFETTO –
“Stoner racconta la vita di un uomo comune che desidera diventare un professore nonostante le umili origini. E alla fine vi riesce. Stoner è il romanzo perfetto. Almeno secondo i canoni del suo autore, John Williams”.

Con un pizzico di sano humour, Charles Shields racconta il proprio libro, L’uomo che scrisse il romanzo perfetto (pp. 324, euro 18.50 Tr. di Nazzareno Mataldi e Franca di Muzio) ovvero la biografia di John Williams – il celebrato autore di Stoner – che è appena stata pubblicata in Italia, in anteprima mondiale da Fazi.

Era il 2012 quando Elido Fazi – il patron dell’omonima casa editrice – colse nel segno, pescando dall’oblio un capolavoro dimenticato, rilanciandolo con forza sul mercato, conquistando critica e lettori, giungendo a vendere oltre 200 mila copie.

Questa biografia chiude il cerchio con un lancio editoriale importante visto che, contemporaneamente, Fazi pubblica una nuova edizione di Stoner – con una sgargiante copertina rossa in edizione tascabile – e La saggezza di Stoner (pp. 136, 16), a cura di Barbara Carnevali, composto da brevi saggi filosofici della Scuola di Francoforte, offrendo spunti di riflessione sulla società contemporanea. E inoltre, Fazi ha appena annunciato l’acquisizione dei diritti di Augustus (con cui vinse il National Book Award), che verrà ritradotto e pubblicato nel 2017. Charles Shields – già autore delle biografie di Kurt Vonnegut e Harper Lee – per la prima volta svela le luci e le ombre di John Edward Williams, un autore che oggi viene celebrato pur se visse la propria vita nell’anonimato.

Oggi Shields sarà a Milano (libreria Gogol & Company, ore 18.30) e venerdì 18 alla Triennale per BookCity (h18), con Diego De Silva e Paolo di Paolo.

Mr. Shields, Stoner è davvero il romanzo perfetto?

Il titolo della biografia di John Williams è azzeccato perché doveva essere provocatorio. Ma non esiste alcun romanzo perfetto, temo. Tuttavia, secondo i canoni di Williams, Stoner è senza dubbio impeccabile.

Ovvero?

Williams riteneva che un romanzo dovesse essere la storia di una vita comune e così accade in Stoner. E si tratta di una vera sfida artistica perché sin da principio rivela che il protagonista è morto e che non molte persone lo ricordano ancora. Ma questo sarà il destino della maggior parte di noi, temo.

Ma lei suggerisce altri aspetti determinanti…

Williams era convinto che la sequenza narrativa di un romanzo dovesse essere lineare. Ma quando sosteneva tale tesi era il 1960 e pochi critici concordavano. Ma non aveva forse ragione? La vita accade giorno dopo giorno e secondo Williams l’autenticità era più importante di qualsiasi finzione. E poi concordava con Henry James. In fondo, un romanzo dovrebbe parlare di come i suoi personaggi scoprono loro stessi. Quando il professor Stoner sta morendo, la sua vittoria è la consapevolezza d’aver vissuto veramente.

Eppure Williams scrisse in una lettera che Stoner era remissivo e non lottava abbastanza.

Sì ma era un uomo onesto. Così l’ha descritto Williams. Aveva indecisioni e debolezze, del resto, sia Stoner che Williams hanno commesso un mucchio di errori. Forse Stoner avrebbe dovuto lasciare il suo matrimonio infelice perché amava un’altra donna. Ma non l’ha fatto e ne ha accettato le conseguenze. È illogico? No, è umano.

Il segreto di Stoner è la capacità di saper parlare al lettore?

Stoner ci consegna una verità. Diventiamo adulti soltanto quando accettiamo che la vita è casuale. Stoner fa il meglio che può. Parte da una durissima vita rurale, insegue il suo sogno e cerca di essere indulgente con sé stesso, come marito, padre e amante. Come lettore mi piacerebbe raggiungere questa consapevolezza della nostra fallibilità.

In questa biografia descrive John Williams come un uomo eclettico.

E lo era! Pensi ad alcuni suoi libri. Butcher’s Crossing è una storia western senza clichè; Stoner è il racconto di una tranquilla vita solitaria; Augustus è un romanzo sui segreti, un libro sull’essenza del potere. Williams non si è mai tirato indietro, zompando da un genere all’altro con disinvoltura. Williams era borioso, autocelebrativo e tendeva a bere troppo. Ma non ha mai ingannato il lettore e in fin dei conti, quando riusciva a scrivere una dozzina di frasi buone, era un uomo felice.

Mr. Shields, Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali americane. Oggi più che mai abbiamo bisogno della resistenza degli uomini comuni?

L’elezione di Trump è una vittoria per il fascismo, che non fa altro che trattare le persone come una massa che dev’essere ammansita. Ai suoi occhi noi non siamo altro che consumatori di beni da intrattenere. Nel corso dei prossimi quattro anni, ogni cittadino dovrà opporsi, aiutando a rivelare le bugie che si celano dietro quest’uomo. Solo così potremo far fronte al futuro oscuro che ci attende.