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 2016  novembre 15 Martedì calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 123 (La matematica della natura. Raccontare la matematica) Vedi Biblioteca in scheda: 2374434 Vedi Database in scheda: 2373121 LA FORMULA PER CUCINARE L’ARROSTO Piccola

LIBRO IN GOCCE NUMERO 123 (La matematica della natura. Raccontare la matematica) Vedi Biblioteca in scheda: 2374434 Vedi Database in scheda: 2373121 LA FORMULA PER CUCINARE L’ARROSTO Piccola. «Quando si verifica un cambiamento nella Natura, la quantità d’azione necessaria per questo cambiamento è la più piccola possibile». (Pierre-Louis Moreau de Maupertuis, 1744) Numero. «Uno dei più enigmatici enigmi della fisica» è la costante di struttura fine dell’elettromagnetismo il cui valore non è possibile derivare per via teorica. «Si potrebbe quasi dire che a scrivere questo numero [1/? è 137,03599914, ndr] sia stata “la mano di Dio” e che noi “non sappiamo come Egli abbia mosso la sua matita”. Sappiamo perfettamente cosa fare sperimentalmente per avere una misura accuratissima di questo valore, ma non sappiamo che arzigogolo inventare per farlo venir fuori da un calcolatore, senza avercelo messo dentro di nascosto». (Richard Feynman, fisico teorico) Equazioni. Il ventenne genio della matematica Évariste Galois morto ammazzato in un duello il 30 maggio del 1832, non si sa se per amore o per ragioni politiche, la sera prima dell’incontro scrisse una lunga lettera all’amico Auguste Chevalier e mise nero su bianco la risolubilità delle equazioni algebriche. Ci vollero anni affinché l’opera, pubblicata postuma nel 1846, fosse capita. Pi greco. L’irragionevole efficacia della matematica nelle scienze naturali spiegata dal fisico teorico Eugene Wigner: «Due vecchi compagni di scuola si ritrovano dopo molti anni. Uno di loro fa lo statistico e si occupa di popolazioni. Racconta le sue ricerche all’amico e gli mostra alcuni lavori, costellati di medie, varianze e distribuzioni gaussiane. L’amico è attratto da un simbolo. “Che cos’è?” – chiede. “È pi greco: – risponde lo statistico – il rapporto tra la circonferenza e il diametro”. “Non prendermi in giro – gli fa l’amico –, che cosa c’entrano le popolazioni con le circonferenze?”». (The Unreasonable Effectiveness of Mathematics in the Natural Sciences, 1960) Navigazione. Nel 1537 il matematico portoghese Pedro Nunes risolse un vecchio problema della navigazione: tracciare le rotte delle navi con il timone bloccato. Scoprì che «se, partendo da un punto della Terra, ci muoviamo in una direzione fissa, la traiettoria che percorreremo sarà una spirale logaritmica attorno a uno dei poli». Carne. Per cucinare un arrosto perfetto «la risposta non è, come si può ingenuamente pensare, la semplice proporzionalità T [tempo, ndr] ~ M [massa della carne, ndr], ma la legge di scala T ~ M : ciò che conta è la superficie del pezzo di carne, che cresce come la potenza 2/3 del suo volume, e quindi della sua massa». Spazio. Immanuel Kant «ipotizzò che la tridimensionalità dello spazio avesse a che fare con la dipendenza della forza di gravità dall’inverso del quadrato della distanza. L’intuizione era corretta». (Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive, 1747) Specchi. «Se invece di essere abituati a specchi verticali praticassimo molti specchi posti orizzontalmente sul soffitto, come usano i libertini, ci convinceremmo che gli specchi ribaltano anche l’alto con il basso, mostrandoci un mondo a testa in giù». (Umberto Eco) Grano. Una leggenda vuole che il bramino Sissa, alle prese con il suo sovrano, chiese come ricompensa per aver inventato gli scacchi dei semplici chicchi di grano. «Uno sulla prima casella della scacchiera, due sulla seconda, quattro sulla terza, otto sulla quarta, e così via fino all’ultima casella (la sessantaquattresima). La richiesta sembrava modesta ma era di fatto impossibile da soddisfare: la quantità di grano necessaria sarebbe stata superiore a quella raccolta in tutta la storia dell’umanità!». In chicchi: 9.223.372.036.854.775.808. Fogli. Se pieghiamo un foglio di carta a metà, in modo da avere due strati sovrapposti, poi lo pieghiamo una seconda volta, così che gli strati diventino quattro e procediamo così fino a 42 volte, anche se nella pratica è impossibile, il numero di strati sarà di circa 4 miliardi e la colonna di carta, supponendo che il foglio abbia uno spessore di un decimo di millimetro, supererà la distanza Terra-Luna. Notizie tratte da: Vincenzo Barone; Giulio Giorello, La matematica della natura. Raccontare la matematica, il Mulino, Bologna, pp. 208, euro 14