Askanews 14/11/2016, 14 novembre 2016
DOPO TRUMP, TUTTE LE ELEZIONI CHE FANNO PAURA
## Dopo Trump, tutte le elezioni che fanno paura Nazionalisti e populisti avanzano anche in Austria, Francia, Olanda, Germania Roma, 14 nov. (askanews) - Dalla Brexit alle elezioni americane, sono state diverse le sorprese emerse dalle urne nel corso del 2016. Ma sono ancora numerosi gli appuntamenti elettorali di rilievo che si susseguiranno, in Europa e nel mondo, fino all’autunno prossimo con il voto in Germania. Oggi i risultati delle presidenziali in Bulgaria e Moldova confermano una svolta verso Est, una crescente diffidenza nei confronti dell’Europa. Sentimenti nazionalisti e populisti che rischiano di farsi largo anche in Austria, Francia, Olanda e Germania, con l’affermazione delle destre euroscettiche di Hofer, Le Pen, Wilders e Frauke Petry. Il primo appuntamento elettorale riguarda l’AUSTRIA, che tornerà alle urne il 4 dicembre (lo stesso giorno del referendum in Italia) per ripetere il ballottaggio del maggio scorso, annullato per irregolarità, tra il verde Alexander van der Bellen e l’esponente dell’estrema destra nazionalista Norbert Hofer. Il distacco tra i due candidati è molto ridotto. L’11 dicembre è la volta della ROMANIA, dove gli elettori si recheranno alle urne per le politiche con un nuovo sistema elettorale. Il voto arriva dopo un anno di governo tecnico. I socialdemocratici sono in testa nei sondaggi, ma i liberali potrebbero riguadagnare consensi grazie all’endorsement del premier Dacian Ciolos. Il 12 febbraio in GERMANIA verrà eletto il presidente federale, successore di Joachim Gauck, carica essenzialmente rappresentativa. Oggi la Grande Coalizione al governo ha raggiunto un accordo sul nome dell’attuale ministro degli Esteri socialdemocratico Frank Walter Steinmeier come prossimo presidente. Sarà poi la volta dell’OLANDA, dove il 15 marzo si voterà per il rinnovo dei 150 membri della Camera dei Rappresentanti. Il Dutch Freedom Party (Partito della Libertà) guidato dal leader populista xenofobo, Geert Wilders, è in testa ai sondaggi. Sempre in primavera si svolgeranno le presidenziali in FRANCIA, il 23 aprile e il 7 maggio. Il partito socialista, ora alla guida dell’esecutivo con il presidente Francois Hollande e il premier Manuel Valls rischia di non superare il primo turno. Il ballottaggio potrebbe essere tra il candidato della destra Républicains che vincerà le primarie (Alain Juppé è attualmente in pole position) e la candidata del Front National, Marine Le Pen. Che ora spera nell’effetto Trump per un esito impensabile ad oggi, ovvero la sua elezione all’Eliseo.(Segue) Cls 20161114T133103Z