varie, 10 novembre 2016
MAGO «De Laurentiis non mi ha chiamato, perché Muriel non è in vendita. Ha una clausola di 35 milioni, ma è Aurelio il mago delle clausole
MAGO «De Laurentiis non mi ha chiamato, perché Muriel non è in vendita. Ha una clausola di 35 milioni, ma è Aurelio il mago delle clausole...» (Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, sulla possibile cessione dell’attaccante colombiano Luis Muriel). UNICO «Non c’è nessun giocatore che mi somiglia. Nessun nuovo Cristiano Ronaldo. Io sono unico» (Cristiano Ronaldo, calciatore, attaccante del Real Madrid). MESSICO «Totti doveva andare al Real Madrid, ma lo capisco. Anch’io potevo lasciare l’Italia ai miei tempi, quando Farina mi voleva vendere in Messico, poi invece saltò tutto. Ed è stato meglio così, per tutti e due» (Paolo Rossi, ex calciatore, ora commentatore Mediaset). CASA «Genoa è casa mia. Io ho fatto una scelta per questa stagione. Dovrei battere la testa per cambiarla» (Leonardo Pavoletti, calciatore, attaccante del Genoa), ITALIANI «Un’inversione di tendenza, per quanto leggera, c’è e si sente. È presto per parlare di cambio culturale in maniera compiuta, siamo ancora molto lontani e senza una vera riforma dei vivai non ci arriveremo mai. Ma l’esempio di squadre come Milan e Sassuolo è incoraggiante, percepisco un ritorno di quell’orgoglio italiano che è stato alla base dell’età dell’oro del nostro calcio. Ricordatevi il mio Milan: venti italiani forti e tre stranieri fortissimi» (Arrigo Sacchi, ex allenatore, ora commentatore Mediaset). ARGENTINI «Noi argentini viviamo di calcio come voi, ma la maggior parte delle famiglie lo vede come la grande occasione per sistemarsi economicamente. Si parte presto e si diventa adulti in fretta. Se poi consideriamo la violenza che c’è da noi, l’Italia è il posto ideale: un’Argentina più tranquilla» (Alejandro Dario Gomez, detto El Papu, calciatore, trequartista dell’Atalanta). FRATELLI «Siamo otto fratelli, cinque maschi e tre femmine, il nostro primo campo è stato il giardino: cricket e rugby. Quando eravamo pochi chiedevamo alle ragazze di giocare, e la cosa non piaceva moltissimo alla mamma» (Beauden Barrett, giocatore di rugby, degli All Blacks, per molti il più forte rugbista al mondo al momento).