varie, 8 novembre 2016
APPUNTI SUL RUGBY PER SPECIALE METRO – GAZZETTA.IT 7/11 Gli All Blacks sono sbarcati a Roma in due gruppi, tra le 2 e le 6 del pomeriggio, e hanno preso possesso dell’NH Vittorio, l’hotel sistemato tra Villa Borghese e Via Veneto
APPUNTI SUL RUGBY PER SPECIALE METRO – GAZZETTA.IT 7/11 Gli All Blacks sono sbarcati a Roma in due gruppi, tra le 2 e le 6 del pomeriggio, e hanno preso possesso dell’NH Vittorio, l’hotel sistemato tra Villa Borghese e Via Veneto. Per la Nuova Zelanda bicampione del mondo in carica l’Italia è la seconda tappa del tour iniziato sabato scorso con la clamorosa sconfitta di Chicago contro l’Irlanda, che ha messo fine alla serie record di 18 vittorie consecutive. Infortuni — E i neozelandesi hanno lasciato Chicago con un altro paio di brutte notizie. Si tratta degli infortuni dei centri George Moala e Ryan Crotty: per il primo il tour è già finito a causa di un problema ai legamenti di un gomito, mentre il secondo ha riportato un problema di non grave conto al bicipite femorale e potrà essere recuperato in tempo per l’ultimo test con la Francia. Il c.t. Steve Hansen ha così imbarcato sull’aereo per Roma Seta Tamanivalu, che era a Londra (dove i neozelandesi hanno fatto scalo) per la partita dei Barbarians con il Sudafrica di sabato scorso. In mezzo al campo per la sfida dell’Olimpico dovrebbero così giocare Anton Lienert-Brown e Malakai Fekitoa. “La squadra – dice Hansen - ha fatto la storia e potrà farla ancora. E più che gli infortuni, a far male credo sia l’orgoglio dei nostri giocatori. Ma non possiamo cambiare le cose, l’Irlanda ha vinto meritatamente. E non dobbiamo dispiacerci troppo, visto che abbiamo perso contro una buonissima squadra. La sfida ora è riprendere subito a vincere e fare meglio le cose che abbiamo fatto male a Chicago, per sfidare Italia, di nuovo l’Irlanda e la Francia”. C’è anche una buona notizia per gli All Blaks, che riguarda il recupero di Brodie Retallick: la seconda linea si riunirà alla squadra direttamente a Roma, dopo essere rimasto in Nuova Zelanda per recuperare dalla commozione cerebrale rimediata nell’ultima sfida di Bledisloe Cup con l’Australia. Pioggia — Roma ha accolto gli All Blacks in una giornata grigia e piovosa. Poco tempo per una prima passeggiata, visto che il grosso della squadra è atterrato a Fiumicino dopo le 6 del pomeriggio. Il barbuto pilone Charlie Faumuina spiega subito che gli All Blacks hanno intenzioni serie: “La sconfitta con l’Irlanda è alle spalle, siamo concentrati sull’Italia e le cose da fare e da non fare. Il loro allenatore è irlandese? Non siamo preoccupati. Per noi ogni partita è importante, scendiamo in campo per rappresentare il nostro Paese e giocare al meglio”. L’altro pilone, Wyatt Crockett, era in campo nel 2009 quando a San Siro la mischia azzurra impose 10 minuti di sofferenza pura agli All Blacks: “Ricordo una partita durissima, ci misero in grande difficoltà”. E i neozelandesi sanno che sabato non potranno permettersi di prendere sotto gamba l’Italia. *** NICOLA MELILLO, LA GAZZETTA DELLO SPORT 9/11 – Beata gioventù. L’Italia di Conor O’Shea che sfiderà sabato gli All Blacks è verde che più verde non si può. Il c.t. azzurro ha annunciato di martedì il XV per sabato all’Olimpico di Roma. E in campo ci sono sette giocatori con meno di 10 caps. Uno di loro, Giorgio Bronzini, farà il suo debutto azzurro - a 26 anni - in mediana accanto a Canna, con un pilastro come Gori in panchina: di fronte i Tutti Neri bicampioni del mondo. Intorno 71mila persone. Più bello di così... MA QUALE ESPERIMENTI! Scelte che O’Shea, mentre all’Acqua Acetosa la pioggia cadeva incessante, ha spiegato serafico: «Scommesse? Esperimenti? Ma no! Questa è la migliore Italia. Bronzini sta giocando molto bene con Treviso, merita di giocare e per lui è una grande opportunità. Gori sta recuperando la forma migliore dopo l’infortunio a un ginocchio. Bronz (testuale, n.d.r.) è una garanzia». Le altre sorprese? Van Schalkwyk in seconda linea, accanto a Fuser, con Biagi e Minto in panchina. All’ala Bisegni ed Esposito (12 caps in due), con McLean per la prima volta in azzurro schierato primo centro - peraltro come già annunciato -, con Padovani estremo. E in terza linea, accanto al capitan Parisse, riecco Favaro e il 23enne Maxime Mbandà: due rocce, due guerrieri. O’Shea: «Sarà molto interessante vedere Van Schalkwyk, che volevo portare agli Harlequins, in seconda linea dove ha giocato coi Blue Bulls. Mi piacque molto, può fare molto bene. McLean sarà fondamentale come primo centro: il suo piede può diventare strategico nel gioco al piede, la sua esperienza e le sue qualità saranno utili al reparto. Mi aspetto che parli molto e diriga i compagni». ESPERIENZA Già, l’esperienza. Contro gli All Blacks mancherebbe proprio quella. O’Shea taglia corto. Secco: «L’esperienza si fa giocando». Per un irlandese sono giorni belli: gli All Blacks hanno appena incassato una lezione inimmaginabile dai Verdi. Il c.t. sorride: «Non chiedeteci di copiare l’Irlanda. Il loro piano di gioco è stato costruito negli anni. Noi dobbiamo imitare la loro storia, lavorare per costruire il nostro gioco, partendo da una base molto buona. La fiducia farà diventare ottimi giocatori dei campioni. E la fiducia si costruisce. Anche vincendo, ma non solo. Ai ragazzi chiedo di dare il massimo per 80 minuti. Abbiamo il nostro piano di gioco, voglio vedere una grande prestazione sul piano fisico, l’entusiasmo e la passione bastano per l’inizio della partita, poi però dobbiamo arrivare fino in fondo. O’Connell, O’Gara o O’Driscoll hanno cambiato il rugby irlandese e sabato altri hanno raccolto il frutto del loro lavoro. Noi abbiamo Parisse, Cittadini, Ghiraldini che vogliono vincere ora, subito. Ma allo stesso tempo sanno che possono aiutare e lasciare un segno per l’Italia che verrà. Il nostro percorso ci porterà fra pochi anni a giocare con la giusta fiducia per poter dire anche contro gli All Blacks "giochiamocela". Adesso affronteremo la migliore squadra al mondo, quindi sabato mi aspetto di vedere una squadra che non si arrende fino all’80’. Per ora andrà bene questo». IL MATCH Sabato sarà una sfida durissima. O’Shea sorride: «Le fasi di conquista saranno fondamentali, ma anche il fitness per coprire tutto il campo sarà cruciale. Ma ci vuole molta molta testa: le partite non finiscono dopo un’ora. Dobbiamo rispettare il nostro piano di gioco. Non siamo l’Irlanda, il Galles o l’Australia. Siamo l’Italia e giocheremo da Italia». IL XV AZZURRO Ecco la formazione per sabato (ore 15, diretta su DMax): Padovani; Bisegni, Benvenuti, McLean, Esposito; Canna, Bronzini; Parisse, Favaro, Mbanda’; Van Schwalkwyk, Fuser; Cittadini, Ghiraldini, Lovotti. A disposizione: Gega, Panico, Ceccarelli, Biagi, Minto, Gori, Allan, Boni. *** ROBERTO PARRETTA, LA GAZZETTA DELLO SPORT 9/11 Villa Borghese, 50 metri dal loro hotel. Dopo una mattinata di lavoro in palestra, gli uomini di Hansen si sono concessi una passeggiata per Via Veneto, provvisti di iphone per qualche scatto da condividere sui social. Con un piccolo inconveniente: sono rimasti diversi minuti davanti alle strisce pedonali ad aspettare che le automobili si fermassero per farli passare. Diciamo che gli automobilisti di Roma non sono quelli di Auckland... I tecnici neozelandesi stanno preparando con molta attenzione la partita con gli azzurri, anche perché devono cercare un immediato riscatto dopo la clamorosa sconfitta di Chicago con l’Irlanda. Potrebbe tornare la seconda linea Brodie Retallick, tornato a disposizione dopo la concussion rimediata con l’Australia. L’assistant coach Ian Foster: «Il tour non è iniziato bene, ma la sconfitta non cambia i nostri piani. Rispetto ai programmi dobbiamo tenere conto di qualche infortunato e della necessità di dare freschezza alla squadra. L’Irlanda ci ha messo sotto pressione fisicamente, abbiamo avuto problemi nel fornire palle buone ai trequarti. Nel tour di giugno l’Italia ha messo in difficoltà, allo stesso modo l’Argentina, quindi è possibile che proveranno a fare lo stesso con noi. O’Shea sta cercando di dare maggiore consistenza e fisicità al gioco dell’Italia e si è visto nelle partite con Argentina, Stati Uniti e Canada. Un giocatore da tenere d’occhio? Il numero 1». Cioè Lovotti. L’ARRABBIATA Intanto in programma c’è un primo incontro a tavola: domani sera gli staff riuniti delle due squadre ceneranno: «Spero in un bel piatto di penne all’arrabbiata» scherza Foster. *** RUGBY: O’SHEA, SFIDA AGLI ALL BLACKS PERFETTA PER INIZIARE NOSTRO LAVORO = RUGBY: O’SHEA, SFIDA AGLI ALL BLACKS PERFETTA PER INIZIARE NOSTRO LAVORO = Roma, 8 nov. - (AdnKronos) - "E’ la sfida perfetta per iniziare il nostro lavoro". Così il ct dell’Italrugby, Conor O’Shea definisce il test match di sabato prossimo a Roma che vedrà gli azzurri opposto ai campioni del Mondo della Nuova Zelanda, reduci da una sconfitta contro l’Irlanda. "La vittoria irlandese non è un caso, è figlia di un percorso di 6-7 anni -spiega il ct azzurro in conferenza stampa-. Oggi noi non abbiamo molta fiducia in noi stessi e questo non cambierà in una notte, sarebbe molto facile per me dire che cambieremo la nostra storia e lavoreremo duro, ma dietro a questo c’è molto lavoro che deve essere fatto". "La vittoria, i risultati, sono la mia responsabilità, quella dei giocatori è la prestazione -prosegue O’Shea-. So che abbiamo molto potenziale in Italia, dobbiamo rompere il cerchio di critiche che ci circonda, diventare più consapevoli delle nostre qualità. Ogni giocatore ha un lavoro da fare e voglio vedere che ognuno svolge il proprio compito sul campo: non è il risultato che conta, ma la prestazione. In questo senso la partita di sabato è perfetta per noi. Nei prossimi tre, quattro anni giocheremo per cambiare il RUGBY in Italia, è il nostro lavoro’’ ha commentato il tecnico irlandese". (segue) (Spr/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 08-NOV-16 18:18 NNNN RUGBY: O’SHEA, SFIDA AGLI ALL BLACKS PERFETTA PER INIZIARE NOSTRO LAVORO (2) = RUGBY: O’SHEA, SFIDA AGLI ALL BLACKS PERFETTA PER INIZIARE NOSTRO LAVORO (2) = (AdnKronos) - L’allenatore irlandese sottolinea di aver scelto la miglior formazione possibile: "La nostra formazione non è per nulla sperimentale, è la migliore possibile, giocare è l’unico modo per fare esperienza e non vedo l’ora di vedere Bisegni all’ala, mentre Bronzini ha fatto un ottimo inizio di stagione con la Benetton e sarà interessante vedere Van Schalkwyk, che volevo portare agli Harlequins, in seconda linea dove ha giocato molto con i Blue Bulls. Voglio vedere una squadra che gioca per ottanta minuti, abbiamo un piano di gioco che dobbiamo rispettare. Non giocheremo come l’Irlanda, il Galles o l’Australia, dobbiamo giocare come l’Italia’’. ’’Non possiamo prendere il piano di gioco dell’Irlanda e copiarlo, è un piano che si è sviluppato negli ultimi anni, ci sono giocatori come O’Connell, O’Gara o O’Driscoll che hanno cambiato il RUGBY irlandese e sabato altri hanno raccolto il frutto del loro lavoro. Noi abbiamo in questo gruppo atleti di esperienza come Sergio, Cittadini, Ghiraldini che vogliono fare lo stesso, lasciare un segno per chi verrà dopo di loro. La vittoria irlandese non è un successo nel mezzo del nulla, ma un percorso che viene da lontano e quello che dobbiamo fare noi è lavorare per contribuire a cambiare il RUGBY italiano", conclude il ct. (Spr/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 08-NOV-16 18:18 NNNN *** Rugby: Italia; mix esperienza-giovani per sfida a All Blacks Il XV del ct O’Shea: esordio per Bronzini, McLean primo centro (ANSA) - ROMA, 8 NOV - Esperienza e freschezza: è la miscela alla base della formazione che il ct dell’Italrugby Conor O’Shea ha scelto per affrontare, sabato all’Olimpico di Roma, la Nuova Zelanda nel primo dei tre test match di novembre. O’Shea, alla prima in casa dopo il trittico estivo nelle Americhe, farà esordire dal primo minuto a mediano di mischia il 26enne Giorgio Bronzini, mentre Luke McLean, alla sua 82esima apparizione internazionale, debutterà come primo centro, in coppia con Tommaso Benvenuti. Nel triangolo allargato, spazio ad Edoardo Padovani estremo e alla coppia di ali formata da Giulio Bisegni e Angelo Esposito, mentre a dividere la cabina di regia con l’esordiente Bronzini, in maglia numero 10, ci sarà Carlo Canna. In mischia, capitan Sergio Parisse, l’azzurro più presente di tutti i tempi (farà 120 caps), dividerà la terza linea con i flanker Simone Favaro e Maxime Mbandà. Inedita la seconda linea con Andries Van Schalkwyk e Marco Fuser, mentre in prima linea spazio all’esperienza di Lorenzo Cittadini e Leonardo Ghiraldini, con Andrea Lovotti che per la nona partita consecutiva partirà titolare in maglia numero 1 sul lato sinistro. Di seguito, la formazione completa: 15 Edoardo Padovani, 14 Giulio Bisegni, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Luke McLean, 11 Angelo Esposito, 10 Carlo Canna, 9 Giorgio Bronzini, 8 Sergio Parisse, 7 Simone Favaro, 6 Maxime Mbandà, 5 Andries Van Schalkwyk, 4 Marco Fuser, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lovotti. In panchina: 16 Ornel Gega, 17 Sami Panico, 18 Pietro Ceccarelli, 19 George Biagi, 20 Francesco Minto, 21 Edoardo Gori, 22 Tommaso Allan, 23 Tommaso Boni. (ANSA). CVN 08-NOV-16 16:27 NNNN *** Rugby: O’Shea vara formazione anti-All Blacks, debutta Bronzini = (AGI/ITALPRESS) - Roma, 8 nov. - Il ct dell’Italrugby, Conor O’Shea, ha ufficializzato la formazione che sabato 12 novembre allo Stadio Olimpico di Roma affrontera’ la Nuova Zelanda nel primo dei tre Credit Agricole Cariparma Test Match di novembre 2016. Il calcio d’inizio dell’incontro e’ fissato alle ore 15, con diretta DMAX canale 52 a partire dalle 14.15. O’Shea, al debutto sulla panchina della Nazionale in un test-match interno dopo il trittico estivo nelle Americhe, unisce l’esperienza dei veterani del gruppo alla freschezza di alcuni giovani e giovanissimi per la partita contro i Campioni del Mondo: ecco allora l’esordio dal primo minuto a mediano di mischia di Giorgio Bronzini, che conquista la prima maglia azzurra a ventisei anni in coppia con Carlo Canna, mentre Luke McLean, alla sua ottantaduesima apparizione internazionale, debutta come primo centro in coppia con Tommaso Benvenuti. Nel triangolo allargato spazio a Padovani estremo ed alla coppia di ali formata da Bisegni ed Esposito, dodici caps in totale, mentre a dividere la cabina di regia con l’esordiente Bronzini, in maglia numero dieci, e’ Carlo Canna. In mischia, capitan Sergio Parisse, al cap numero centoventi, e’ l’azzurro piu’ presente di tutti i tempi e divide la terza linea con i flanker Simone Favaro e Maxime Mbanda’, che esordisce davanti al pubblico dell’Olimpico dopo aver conquistato i suoi due primi caps in estate con USA e Canada. (AGI) red/Cav (Segue) 081536 NOV 16 NNNN Rugby: O’Shea vara formazione anti-All Blacks, debutta Bronzini (2)= (AGI/ITALPRESS) - Roma, 8 nov. - Inedita la seconda linea, con Van Schalkwyk e Fuser entrambi alla prima volta contro i neozelandesi, mentre in prima linea O’Shea da spazio al peso ed alla lunga militanza azzurra di Lorenzo Cittadini e Leonardo Ghiraldini, con Andrea Lovotti che per la nona partita consecutiva parte titolare in maglia numero uno sul lato sinistro. In panchina trovano posto il tallonatore Gega, i piloni Panico e Ceccarelli, il seconda linea Biagi, il flanker Minto, la mediana alternativa Gori-Allan ed il centro Boni. Dirige l’incontro il gallese Nigel Owens, oggi considerato il miglior arbitro del panorama internazionale, che ha fischiato nella finale della Rugby World Cup 2015 in Inghilterra, vinta proprio dalla Nuova Zelanda. All’Olimpico di Roma sabato gli azzurri e gli All Blacks si affrontano per la quattordicesima volta, con tutti i precedenti favorevoli al XV neozelandese. Questa la formazione dell’Italia annunciata oggi: Padovani; Bisegni, Benvenuti, McLean, Esposito; Canna, Bronzini; Parisse, Favaro, Mbanda’; Van Schwalkwyk, Fuser; Cittadini, Ghiraldini, Lovotti. (AGI) red/Cav 081536 NOV 16 NNNN *** Ancora quattro giorni di attesa e poi, all’Olimpico di Roma, sarà grande spettacolo con Italia-Nuova Zelanda, il primo dei tre Test Match che gli azzurri disputeranno in casa nel mese di novembre (prossimi avversari, Sudafrica e Tonga). Nello stadio della Capitale arriveranno gli All Blacks, i campioni del mondo, i mitici, i leggendari, i maestri del rugby. L’appuntamento si presenta tutt’altro che facile per gli uomini di Conor O’Shea, contro una corazzata capace di cogliere diciotto vittorie consecutive, striscia positiva interrotta lo scorso fine settimana a Chicago dall’Irlanda (40-29 il risultato finale in favore dei verdi). E proprio la recente impresa dell’Eire potrebbe far pensare ad ambiente tuttonero scarico o deluso ma, al tempo stesso, appare più probabile che la débacle in terra americana abbia ancor di più stimolato e ravvivato gli animi degli oceanici e che si presenteranno al nostro cospetto vogliosi di riscatto. I numeri sono tutti dalla parte della Nuova Zelanda. Dodici i precedenti tra Italia e All Blacks: i nostri prossimi avversari ci hanno sconfitti in tutte e dodici le occasioni con risultati finali più o meno pesanti. Complessivamente, 118 i punti segnati dagli azzurri contro i 686 neozelandesi, numeri che parlano da soli, che raccontano perché la Nuova Zelanda è stata, è e sarà una delle Nazionali più forti del rugby mondiale. È anche per questo motivo che un semplice soprannome come “All Blacks” è diventato invece un marchio, quasi un secondo nome con tanto di presenza sulle maglie ufficiali al posto delnome del Paese. Settimana di banche centrali per USA e Regno Unito. Cos’è successo? La scorsa settimana l’attenzione era rivolta alla decisioni di due importanti banche centrali che alla fine hanno raggiunto la stessa conclusione. Leggi su YellowChannel SPONSORIZZATO Il primo Italia-Nuova Zelanda si disputò alla fine degli Anni ’80, ad Auckland. Era la Coppa del Mondo 1987 e, nel match inaugurale, i padroni di casa neozelandesi si imposero con un secco 70-6. 12-1 in termini di mete, con una tecnica a inizio match per gli All Blacks e l’unica marcatura italiana che fu siglata da Oscar Collodo. In quell’occasione poi gli oceanici avrebbero vinto l’intera manifestazione, laureandosi campioni del mondo per la prima volta nella loro storia. Da quel primo incontro, fino all’ultimo, in ordine cronologico il 17 novembre 2012, a Roma, durante un tour estivo della Nazionale tuttanera in Europa (incontrò anche Scozia, Galles e Inghilterra), si disputò una partita tra le due compagini, ad ora la più recente. Neanche a dirlo, vinsero gli ospiti, con un esito più leggero rispetto a quello del 1987 ma pur sempre pesante: 42-10, meta azzurra di Alberto Sgarbi. In venticinque anni, la storia si è ripetuta più volte. In competizioni ufficiali o “semplici” amichevoli, si va dallo schiacciante 101-3 del 14 ottobre 1999, al 21-31 del 13 ottobre 1991 passando per il 6-20 del 14 novembre 2009. Tante partite, mete segnate e subite, vittorie e sconfitte. L’ultima deludente apparizione della Nuova Zelanda contro l’Irlanda ha riconsegnato al mondo una squadra più umana: tra pochi giorni la storia si ripeterà, magari con un finale diverso… *** RUGBY: ALL BLACKS. 36 CONVOCATI PER IL TOUR DELL’EMISFERO NORD RUGBY: ALL BLACKS. 36 CONVOCATI PER IL TOUR DELL’EMISFERO NORD ROMA (ITALPRESS) - Sono trentasei gli All Blacks convocati dal ct neozelandese Steve Hansen per il tour dell’Emisfero Nord che vedra’ impegnati in novembre i tre volte campioni del mondo. I tuttineri debutteranno al Soldier’s Field di Chigaco contro l’Irlanda il 5 novembre ed una settimana dopo saranno all’Olimpico di Roma per il Cre’dit Agricole Cariparma Test Match contro l’Italia. Da Roma, la Nuova Zelanda volera’ a Dublino per un secondo test autunnale contro l’Irlanda prima di chiudere a Parigi, nella grande classica contro la Francia. Due gli esordienti: il tallonatore Coltman e l’ala/estremo Rieko Ioane. Gradi di capitano affidati, come sempre dal ritiro di McCaw, al numero 8 Kieran Read, per cui si prospetta una emozionante sfida diretta con Sergio Parisse. Questi i trentasei All Blacks convocati. Piloni: Wyatt Crockett, Charlie Faumuina, Owen Franks, Joe Moody, Ofa Tu’ungafasi. Tallonatori: Dane Coles, Codie Taylor, Liam Coltman. Seconde linee: Brodie Retallick, Luke Romano, Patrick Tuipulotu, Samuel Whitelock (Canterbury, 82). Flanker/n.8: Sam Cane, Elliot Dixon, Jerome Kaino, Steven Luatua, Kieran Read, Ardie Savea, Liam Squire, Matt Todd. Mediani di mischia: Tawera Kerr-Barlow, TJ Perenara, Aaron Smith. Mediani d’apertura: Beauden Barrett, Aaron Cruden. Lima Sopoaga. Centri: Ryan Crotty, Malakai Fekitoa, Anton Leinert-Brown, George Moala. Ali/Estremi: Israel Dagg, Rieko Ioane, Damian McKenzie, Waisake Naholo, Julian Savea, Ben Smith. (ITALPRESS). mc/com 23-Ott-16 16:11 NNNN ***