Massimo Calandri, la Repubblica 26/10/2016, 26 ottobre 2016
RUGBY, TRE ESAMI VERITA’ PER L’ITALIA
Boom o boomerang? Il rugby italiano è ad un punto di non ritorno: a novembre mette in gioco la propria credibilità, si guarda allo specchio per rispondere in qualche modo - con i risultati o il folclore? - all’entusiasmo degli sportivi. Tre partite per scoprire la verità. All’Olimpico la sfida impossibile del 12 novembre, quella con i campioni del mondo della Nuova Zelanda: gli All Blacks sono reduci da 18 vittorie consecutive, riusciranno gli azzurri a metterli in difficoltà e a reggere per tutti gli 80 minuti? Una settimana più tardi, al Franchi di Firenze, gli Springboks sudafricani. Si chiude a Padova il 26 novembre con le Tonga. Gli appuntamenti sono stati presentati oggi al salone d’onore del Coni, dove tra gli altri erano presenti il numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò, e Alfredo Gavazzi, presidente Fir. C’erano anche il ct Conor O’Shea ed alcuni azzurri, con il capitano Sergio Parisse.
Gavazzi: "All’Olimpico sfida indimenticabile" - "La sfida contro gli All Blacks, forse la squadra più forte di tutti i tempi, sarà sicuramente un evento indimenticabile. Ma anche le partite di Firenze e Padova, due città su cui abbiamo deciso di sviluppare un progetto triennale, ci regaleranno grandi emozioni", ha spiegato Gavazzi.
O’Shea: "L’Italia sarà fiera di noi" - Conor O’ Shea ha un obiettivo preciso: "Vogliamo che questa Nazionale diventi la migliore di sempre, ma sappiamo che questo processo non avverrà da un giorno all’altro" ha dichiarato il CT della Nazionale. "Non vediamo l’ora di scendere in campo. Ci aspettano tre grandi sfide. Sarà molto emozionante e so che questa squadra ha le qualità per rendere fiero il rugby italiano".