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 2016  novembre 08 Martedì calendario

DOVE PASSA LA MERCEDES NON RESTA PIU’ UN RECORD

Agevolata dai 21 GP stagionali, numero mai toccato in precedenza in Formula 1, la Mercedes può approfittare delle due gare rimanenti per far segnare 7 record assoluti. In Messico uno di questi l’ha già stabilito e un secondo l’ha eguagliato, ma entrambi sono migliorabili.

LE VITTORIE I soli al momento non interessati ai primati sono i due piloti, concentrati sul proprio tornaconto, cioè sulla possibilità di laurearsi campioni del mondo: i 19 punti di vantaggio di Nico Rosberg garantiscono infatti ancora possibilità di trionfo a Lewis Hamilton. Il perdente del duello avrà comunque stabilito un nuovo record perché non è mai accaduto che un vincitore di almeno 8 GP in un campionato (9 finora per Rosberg, 8 per Hamilton) non abbia conquistato il titolo iridato. Con 17 vittorie stagionali la Mercedes ha già migliorato il record (16) che aveva stabilito nel biennio precedente e può arrivare a quota 19. Pur fallendo l’appuntamento con la vittoria una sola volta (al GP Italia) la formidabile McLaren M4/4 del 1988 vinse infatti «solo» 15 GP perché all’epoca il calendario era costituito da 16 GP.

POLE E PUNTI Serve invece una sola pole per cancellare dal libro dei record la Red Bull che nel 2011 ne realizzò 18, eguagliata dalla Mercedes nel 2014 e nel 2015. L’obiettivo delle 20 pole stagionali non è utopistico ricordando che la Mercedes si è aggiudicata 54 delle ultime 57 pole assegnate nel triennio. Prossimo al compimento è anche il record stagionale di punti che già le appartiene: nel 2014 la Mercedes l’ha strappato alla Red Bull, che nel 2011 arrivò a 650 punti, superando quota 700. Dopo i 701 del 2014 e i 703 del 2015, con una duplice doppietta Mercedes potrebbe arrivare a 765.

GIRI IN TESTA In Brasile la Mercedes potrebbe invece strappare alla McLaren il record di giri in testa in un campionato: nel 1988 le monoposto di Woking si trovarono al comando della gara per ben 1.003 dei 1.031 giri dell’intero campionato. Pur beneficiando di più GP, la Mercedes si è fermata a 978 giri in testa nel 2014 e a 936 nel 2015. Quest’anno è a 937. Non cedendo la testa per l’intero GP Brasile, la Mercedes arriverebbe (salvo un GP accorciato) a 1.008 giri ma anche non riuscendo a far sue tutte le tornate avrà comunque i 55 giri di Abu Dhabi per provarci.

IL RESTO Per abbattere altri tre record le stelle d’argento devono invece sbagliare poco o nulla. Il meno complesso dei tre obiettivi riguarda i piazzamenti in qualifica: quest’anno le Mercedes sono partite 31 volte dalla prima fila perché i guasti meccanici hanno fermato Hamilton in Cina, Russia, nel GP Europa e in Belgio. L’anno scorso arrivò a 33 posti in prima fila, primato di ogni tempo che può portare a quota 35. I podi stagionali sono invece 29, ossia 3 in meno di un anno fa. L’asticella può essere alzata a 33. Per sperare infine nell’ultimo record, il maggior distacco sui vicecampioni, la Mercedes deve contare su una debacle della Red Bull: ad oggi il vantaggio è di 252 punti estendibili a 338 con due doppiette contestuali a 4 zeri dei rivali. L’anno scorso la Mercedes distanziò la Ferrari di 275 punti. Cifre di un dominio senza precedenti.