Vania Crippa, Gente 1/11/2016, 1 novembre 2016
PRONTE A SPICCARE IL VOLO
[Parodi-Gori]
All’appuntamento si presenta, neanche a dirlo, con cinque minuti di anticipo. Non ha un filo di trucco né di tacco, grandi occhiali scuri le coprono gli occhi. L’effetto è quello di sempre: perfetta.
L’aggettivo che accompagna Cristina Parodi è lo stesso da una vita, da quando, giovanissima, conduceva il Tg5. Perfetta, oppure la sua declinazione perfettina, preferita dai detrattori che la ritengono ineccepibile ma piuttosto fredda. «Essere “perfettini” non è un difetto, semmai una virtù. Rivendico questa etichetta che mi è stata appiccicata addosso. Sempre meglio che essere sopra le righe o addirittura volgari». Difficile non essere d’accordo.
Aspettiamo che sul set arrivino le figlie Angelica e Benedetta. La prima ha 15 anni, la seconda 20, insieme le tre donne di casa Gori-Parodi non hanno mai posato. Lo fanno per Gente, uno strappo alla riservatezza che circonda la famiglia da sempre. Scatti che rivelano una Parodi più intima, che permettono di rompere la barriera del teleschermo e conoscere la regina de La vita in diretta nella sua dimensione privata di mamma. «Una mamma fissata con l’ordine», scherzano le figlie quando l’intervista comincia. La giornalista sorride e precisa: «Sì, mettere a posto è la regola numero uno in casa. Mi manda in bestia che le loro camere siano un’esplosione nucleare di vestiti. Le sgridate maggiori se le sono prese per questo motivo. Succede anche quando vengono a saccheggiare il mio armadio e non ripongono gli abiti lì dove li hanno trovati. Già mi riesce difficile condividerli: per natura sono gelosa e possessiva delle mie cose, figuratevi che faccio fatica a prestare un libro. Ma mi sono dovuta rassegnare, portiamo più o meno le stesse taglie».
Già, le figlie della Parodi sono ormai due donne. Benedetta è al secondo anno di Scienze gastronomiche a Pollenzo, in Piemonte, e per contribuire a mantenersi lavora in un pub e suona nella band di famiglia, la Peter’s Room, con il fratello di Cristina, Roberto, e i suoi figli. Angelica, invece, frequenta la quinta ginnasio a Bergamo ed è «piuttosto brava», ammette mamma. Oltre a loro c’è Alessandro, 19 anni, che ha appena iniziato Scienze naturali a Siena. «Vedere Benedetta spiccare il volo è stato entusiasmante, era una novità», confida Cristina. «Quest’anno, invece, con la partenza di Ale ho un po’ accusato il colpo. Vorrei averli molto di più con me e ogni occasione passata insieme diventa speciale. Poi mi preoccupo per Angelica che resta a casa da sola in un’età delicata». Già, perché dal lunedì al giovedì Cristina si trasferisce a Roma per La vita in diretta (che il venerdì viene invece trasmessa da Milano e fino a Natale inizierà alle 14.05 per poi tornare all’orario solito, le 16.50).
«È una mamma comunque presente pure da lontano», rassicura Angelica. «È la prima persona a cui chiedo consiglio su tutto, riesce a leggermi nel pensiero. La sera facciamo lunghe videochiamate». L’affinità tra le due, legate anche dallo stesso tatuaggio sul polso – un piccolo cuore – si percepisce al primo sguardo. «Mi rivedo molto nella sua solarità. Siamo fisiche, coccolone. Entrambe abbiamo praticato sport a livello agonistico: lei ginnastica ritmica, io tennis», spiega Cristina. «Benedetta, invece, è un po’ più chiusa». Interviene la diretta interessata: «Sono più simile a papà, dolce ma anche terribilmente cocciuta e determinata». Papà è Giorgio Gori, marito di Cristina da 21 anni e da due sindaco di Bergamo, il primo cittadino con il maggior gradimento in Italia stando agli ultimi sondaggi pubblicati da Index Research. «Se lo merita», dicono in coro le sue donne. Cristina aggiunge: «Ha l’animo del leader, è una macchina da guerra quando si tratta di lavorare. A casa parliamo poco di politica, quando rientra cerco di distrarlo. Ma a volte è proprio lui a chiedere consiglio, a cercare un punto di vista differente». E chissà se Gori avrà già discusso con la moglie della candidatura a governatore della Lombardia per le elezioni del 2018, indiscrezione trapelata negli ultimi giorni. «Mi pare decisamente prematuro parlarne...», taglia corto Cristina.
Di sicuro c’è che papà è piuttosto geloso delle sue ragazze. «Sì, ha sofferto per i primi fidanzatini di Benedetta, che ha spianato la strada ai fratelli. Come spesso accade, sono io ad avere il ruolo di mediatrice. Raccolgo le confidenze e piano piano le faccio digerire a mio marito». Interviene Benedetta: «Con mamma si può negoziare, con papà non c’è margine di trattativa: è autoritario». Cristina prosegue: «Non sono mai stata una mamma ansiosa, anche se la notte vige la regola di fare capolino in camera nostra per far vedere che si è rientrati. A tavola, poi, niente cellulare. È un momento tutto per noi». Gigi e Bitta, i soprannomi di Angelica e Benedetta, sorridono. «Mamma va veramente in ansia solo quando dobbiamo partire. Si mette in moto con largo anticipo e spesso ci ritroviamo in aeroporto tre ore prima. In quelle occasioni si agita e diventa insopportabile, mentre papà, che arriva sempre all’ultimo secondo, mantiene la calma». Cristina sospira: «Eh, alla fine anche io sono una mamma imperfetta». Alla faccia di quelli che la chiamano perfettina.
Vania Crippa