varie, 4 novembre 2016
LETTO «Quando sono lontano dall’acqua sento una mancanza enorme. Il mare mi dà la felicità, è la mia camera da letto
LETTO «Quando sono lontano dall’acqua sento una mancanza enorme. Il mare mi dà la felicità, è la mia camera da letto. Posso rimanere anche tutto il giorno a mollo» (Leonardo Fioravanti, surfista, che ha sconfitto l’undici volte campione del mondo Kelly Slater a Hossegor, in Francia, durante una tappa del circuito mondiale). BRAVEHEART «Il film Braveheart mi ha segnato. Lui nel 1200 combatté gli inglesi per l’indipendenza della Scozia. Io ho combattuto per me stesso. Troppe volte mi sono sentito dire: non puoi, non ce la fai. Nonostante tutto sono al Milan. Capisce cosa vuol dire?» (Gianluca Lapadula, calciatore, attaccante del Milan). PROFESSIONISTA «Tutti sanno che cosa rappresenti per me la Fiorentina. Ma, nello stesso tempo, sono un professionista e poi anche la Sampdoria ormai fa parte del mio cuore. Mi piacerebbe che la Fiorentina le vincesse tutte, tranne due. Avete già capito quali…» (Emiliano Viviano, calciatore, portiere della Sampdoria e gran tifoso della Fiorentina). IDENTITA’ «Non conta la carta d’identità, ma il campo: se corri, se giochi bene, se hai buona tecnica, non c’è motivo di aspettare. E spesso gli allenatori sbagliano sui giovani. Anche se poi è giusto ricordare che sono loro a rischiare il posto» (Gian Piero Gasperini, allenatore di calcio, dell’Atalanta). PREVISIONI «A Roma qualcuno in estate storceva il naso quando dicevo che Immobile avrebbe segnato tanto. Un paio di stagioni sfortunate all’estero avevano fatto dimenticare il suo valore, ma Ciro resta davvero bravo. Anzi, mi sbilancio: sarà il capocannoniere del campionato» (Bruno Giordano, ex calciatore, ora il direttore generale del Gragnano, in Serie D). CONSIGLI «Fossi in Berardi, lascerei il Sassuolo e andrei in una grande. Può diventare il numero uno» (Pippo Inzaghi, ex calciatore, ora allenatore del Venezia, in Lega Pro). DUBBI «Al momento l’unica cosa che ho in testa è che questa stagione è finita e che desidero tornare a casa mia. Mi concederò sicuramente almeno un paio di settimane senza pensare al tennis, poi prenderò una decisione. Continuare a giocare? Se sarò ancora motivata, se vorrò ancora continuare a questi livelli e avrò voglia di allenarmi per farlo allora andrò avanti. Ma al momento non so se lo voglio o se sono soltanto stanca» (Roberta Vinci, tennista).