Avvenire 3/11/2016, 3 novembre 2016
IL RICORSO ONIDA
Il tema-rinvio è tenuto in piedi da un altro fattore: i due ricorsi, uno presentato dall’ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida, che a giorni saranno esaminati dal giudice civile di Milano Loreta Dorigo. Si chiede, in sostanza, di interpellare la Consulta circa la legittimità costituzionale della legge del 1970 che ha istitutito i referendum. Secondo Onida e i promotori dell’altro ricorso, il fatto che non si possano articolare più quesiti in caso di referendum confermativo rappresenterebbe una violazione della libertà di voto.
Insomma, la mancata possibilità di procedere allo ’spacchettamento’ dei quesiti sarebbe incostituzionale. Il ricorso parallelo a quello di Onida ha come promotore Felice Besostri, l’avvocato che con le sua azioni legali ha contribuito all’affossamento dell’Italicum. Secondo lo stesso Besostri, però, se anche il giudice di Milano accogliesse i ricorsi, non ci sarebbe alcuna possibilità di un verdetto della Consulta prima del 4 dicembre. Dovrebbe essere il governo, prosegue Besostri, a valutare una sospensione in attesa che la Corte costituzionale si esprima. Insomma una guerra in punto di diritto.