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 2016  novembre 02 Mercoledì calendario

FORTI «La Juve ha dimostrato di comprare i giocatori più forti del mondo e credo che abbia la forza di andare a prendere giocatori più giovani e forti di me» (Daniele De Rossi, centrocampista della Roma)

FORTI «La Juve ha dimostrato di comprare i giocatori più forti del mondo e credo che abbia la forza di andare a prendere giocatori più giovani e forti di me» (Daniele De Rossi, centrocampista della Roma). STIPENDI «Rido se penso agli stipendi di De Rossi e Dzeko: noi ci paghiamo tutta la rosa, fino al settore giovanile» (Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli). ADULTI «A guidare l’Atalanta ci sono dei giovani che sembrano adulti, e degli adulti che sembrano giovani» (Emiliano Mondonico, opinionista televisivo). GUADAGNI «Io so quanto guadagno non è necessario che lo sappiano gli altri» (Gareth Bale, attaccante del Real Madrid) IDIOTA «Ha urlato alla radio contro di me come un idiota. Deve tornare a scuola a imparare l’educazione» (Max Verstappen, pilota Red Bull, a proposito di Sebastian Vettel, pilota Ferrari). EDUCAZIONE «Max? Io ho frequentato la scuola molto più di lui» (così Sabastian Vettel). HOSTESS «Mio padre nel 1976 ha fatto una vera e propria maratona di sesso con 35 hostess nell’hotel Hilton di Tokyo, il giorno dopo dovevano imbarcarsi in aereo ed erano distrutte. Sono sicuro che mio padre abbia avuto centinaia, anzi migliaia di donne era davvero un bel ragazzo e si è goduto la vita» (Freddie Hunt a proposito del padre James, pilota di Formula 1, campione del mondo nel 1976). MISTER «Mister, ma se non lo faccio non corro» (Ruud Gullit, ex centrocampista del Milan quando Mister Sacchi impose il veto do fare sesso prima della partita). SORRISO «Sesso? Per me era un appuntamento fisso prima di ogni allenamento. Ora è facile indovinare perché, quando entravo in Pinetina avessi sempre un sorriso a trentadue denti…» (Bobo Vieri, ex calciatore dell’Inter). LIBERO «Non rinnego nulla, anche se so che ho fatto molti errori e fatto soffrire la mia famiglia. Quando mi domandano quale è stato il punto più basso che ho toccato non so rispondere da tanti sono stati. Però avevo bisogno di essere libero, di uscire dagli schemi. A 19 anni non sapevo se ero un uomo, un ragazzo… Se ero cattolico, ebreo, buddista. Ho dovuto toccare il fondo per trovare me stesso. La mia storia nel nuoto ha riflettuto la mia vita» (L’olimpionico Antony Ervin che a 23 anni ha abbandonato il nuoto per darsi alle droghe finendo persino in prigione per poi ricattarsi a 35 anni con l’oro a Rio).