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 2016  novembre 02 Mercoledì calendario

SPARI «Lo ammetto, le mie partenze quest’anno non sono stati spari di fucile» (Lewis Hamilton, pilota del team di Formula 1 della Mercedes)

SPARI «Lo ammetto, le mie partenze quest’anno non sono stati spari di fucile» (Lewis Hamilton, pilota del team di Formula 1 della Mercedes). PSICOLOGO «La differenza l’ha fa il mental coach. Ci sto lavorando da un anno e mezzo e posso dire che davvero sta dando risultati incredibili. Avete visto che ci metto tutta me stessa in campo, sento molto i match e questo a volte poteva essere un problema. Ora grazie allo psicologo lo è sempre meno» (Dominika Cibulkova, tennista, fresca vincitrice delle Wta Finals). DIVERSI «Aru ha attinto molto da Nibali. In primis, come si gestisce tatticamente una corsa anche se i due, visto il carattere, non saranno mai uguali. Nibali tatticamente è più fuori dagli schemi, più guidato dall’istinto. Aru più calcolatore, se non si sente al 100 per cento non si muove. Se qualcuno s’è già mosso, aspetta» (Beppe Martinelli, allenatore di ciclismo). MERITI «Bisogna dar credito ad Andy Murray di quello che ha fatto quest’anno: ha vinto molti match, ha vinto un paio di tornei consecutivi, e sta giocando forse il miglior tennis della carriera. Si merita sicuramente di essere nella posizione in cui si trova ora, cioè lottare per essere numero 1 alla fine dell’anno» (Novak Djokovic, tennista, numero 1 del ranking mondiale). COMPLIMENTI «A complimenti saremmo quasi a punteggio pieno, togliendo una partita o due… Comunque i complimenti ce li prendiamo, perché il lavoro c’è» (Massimo Oddo, allenatore di calcio, del Pescara). TIFOSI «I tifosi ce li hanno tolti in casa e ce li riprendiamo in trasferta. Tifare è giusto, come essere puniti quando si sbaglia. Però quando la cosa diventa preventiva non va bene. Capita solo a noi questo, all’Olimpico con le barriere eccetera. Non ci stanno facendo una bella figura» (Daniele De Rossi, calciatore, centrocampista e capitano della Roma). PIANGERE «Mi chiedete di Milik, lui si è rotto il crociato, potrebbe accorciare leggermente i tempi di recupero previsti per un infortunio del genere. Ma sicuramente non torna tra due mesi. Non vorrei, però, stare qui a piangere, anche perché creerei un alibi per il gruppo: io ho fiducia nei giocatori che ci sono, di Milik riparliamo quando sarà pronto» (Maurizio Sarri, allenatore di calcio, del Napoli).