Alessandra Gozzini, La Gazzetta dello Sport 31/10/2016, 31 ottobre 2016
GALLIANI, ADDIO MILAN: «SCELTA SOFFERTA MA SERVE RISPETTO»
Adriano Galliani saluterà il Milan insieme a Berlusconi: appena la società verrà venduta, l’a.d. lascerà il club. Con Silvio il sodalizio rossonero dura da trent’anni, 20 febbraio 1986: il cammino, iniziato insieme, si concluderà insieme. E’ una scelta personale, soffertissima, e una necessità: nel contratto di acquisto del club da parte dei cinesi è scritto che tutti gli attuali amministratori in carica debbano dare le dimissioni. Quelle di Galliani arriveranno senza forzature: «Devo avere rispetto di me stesso e della mia carriera, non posso accettare alcun incarico diverso da quello di amministratore delegato. Non sono disponibile per un ruolo diverso: non sono stato interpellato da nessuno ma dopo trent’anni di Milan non accetterei un ruolo minimamente differente da quello che ho sempre fatto. Ognuno ha il diritto di nominare il proprio a.d.. Con il signor Fassone ho un buonissimo rapporto, semplicemente non sono disponibile a rimanere come consigliere o consulente». Galliani ha salutato così e l’ addio è ufficiale perché la Sino Europe, il consorzio che riunisce gli imprenditori prossimi ad acquistare la società, ha già designato un nuovo a.d.: Marco Fassone. Galliani chiede rispetto per la carriera, rossonera e non, che lo ha visto sempre in ruoli di vertice e la presa di posizione è ferma: nelle parole dell’(ex) dirigente rossonero non c’è presunzione o rabbia nei confronti della nuova proprietà. Amarezza sì, ma perché dovrà lasciare la squadra del cuore: «Fino all’ultimo giorno coprirò il mio incarico con il massimo dell’entusiasmo. Fino a poche ore dalla partita con il Pescara chiamavo continuamente per sapere dello stato febbrile di Niang. Ma dal momento del closing sarò libero. Qualche tifoso vuole che rimanga? Non dipenderà da me». Il contratto da attuale amministratore delegato non sarà più attuale: Galliani intende far valere la propria trentennale esperienza di uomo di calcio e dunque restare nell’ambiente; a Fininvest è di conseguenza stato comunicato che non tornerà. Il contratto valido fino al 2019 verrà risolto.
FUTURO Annunciato l’addio al Milan resta da capire dove sarà il futuro: il calcio offre tante possibilità, Galliani potrebbe candidarsi alla presidenza di Lega, ruolo coperto dal 2002 al 2006, e probabilmente ottenere un ampio consenso. Restare più a diretto contatto con il campo, (Galliani entrò nel calcio nel 1975 rilevando il Sant’Angelo Lodigiano in Serie C con la sua Elettronica Industriale, poi il Monza e il Milan) significherebbe diventare a.d. di un’altra squadra italiana (davvero improbabile) o magari estera, più credibile. I rapporti tra Galliani e Florentino Perez, boss del Real Madrid, per esempio, sono solidissimi e continui: al telefono si sono sentiti anche pochi giorni fa, quando l’a.d. era spettatore al Forum della gara tra l’Olimpia Milano e Real Madrid.
VIAGGIO Fassone, il nuovo a.d., è in Cina dove resterà una settimana e girerà per 4-5 città diverse: incontrerà sponsor e partner per definire gli ultimi dettagli prima del closing.
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