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 2016  ottobre 13 Giovedì calendario

SORPRESA, GLI ITALIANI SONO MAGRI

Cari italiani a corto di primati, eccone uno che non ci si aspettava: siamo i più magri d’Europa! Per la verità siamo secondi, dopo la Romania, ma di queste lune in cui tutti gli indici confezionati dalle autorità europee e mondiali ci relegano in fondo a graduatorie cariche di numeri negativi, gustiamoci questo vanto: la magrezza! Pelle e ossa come noi ce ne sono solo in Romania, e stacchiamo di molte lunghezze la Francia, non parliamo di quei mollaccioni di Spagna e Germania, che superano per sovrappeso, anche se di poco, la media europea.
I grassi dove si trovano? Sull’isola di Malta, in Lettonia e in Ungheria.
Oltre un quarto della popolazione adulta di Malta è obeso, mentre sono uno su cinque in Lettonia (21,3%), in Ungheria (21,2), in Estonia (20,4) e perfino nel Regno Unito (20,1) dove notoriamente, lo dicono pure loro, la cucina lascia a desiderare.
Nel complesso, nell’Europa a 28, guardando all’indice di massa corporea (il rapporto peso-altezza), risulta obeso il 15,9% della popolazione, circa un adulto su sei. Al confronto l’Italia, con appena il 10,7%, dei grassoni ne conta poco più di uno su dieci.
Una volta si diceva con soddisfazione «bello grasso» e si indicava l’abbondanza con «è grasso che cola», adesso invece siamo al «bello magro» ed essere segaligni è una condizione ricercata.
In realtà, i motivi della magrezza sono ancora da categorizzare, ma non dubitiamo che presto ci sarà fornito un prontuario numerico per spiegarci esattamente in che proporzione dobbiamo la mancanza di grasso dalle nostre parti alla crisi e quanto alle palestre, alle diete di moda e al veganesimo.
Il fatto è che le statistiche appena l’anno scorso, ma riportate su alcuni giornali ancora quest’anno, seminavano il panico da bimbi obesi e anche influenzati dalle lezioni di Michelle Obama leggevamo titoli come «Obesità infantile, il primato ancora all’Italia», «Sono italiani i bambini più grassi d’Europa», «Obesità infantile, l’Italia ha il primato negativo in Europa». I dati di oggi sono pubblicati dall’Eurostat e riguardano la popolazione adulta: si vede che crescendo da noi, meno male, si dimagrisce in fretta.
Il numero più basso di obesi, dicevamo, si registra in Romania, con il 9,4%, seguita dall’Italia, con il 10,7%, l’Olanda, con il 13,3% e il Belgio con il 14,8.
Lo studio, che considera obese le persone con un indice di massa corporea superiore a 30, ha accertato che hanno un peso normale il 46,1% degli europei over 18 ma più della metà sono in sovrappeso (il 51.6%, di cui 35,7% classificati come pre-obesi e il 15,9% come obesi). Il restante 2,3 pesa troppo poco.
Questi dati, elaborati sulla base del European health interview survey (sondaggio europeo di interviste sulla salute) con interviste effettuate fino al 2015 compreso, hanno anche riscontrato che sono più a rischio obesità le persone più anziane e meno istruite. La proporzione di persone obese nella Ue aumenta cioè con l’aumentare dell’età, mentre è inversamente proporzionale al grado di istruzione.
L’obesità, che è considerata un rischio per la salute in quanto favorisce in particolare i problemi di cuore e il diabete, è stata riscontrata in quasi il 20% delle persone con un basso livello di istruzione, un dato che quasi si dimezza invece per coloro che hanno un titolo di studio superiore.