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 2016  ottobre 25 Martedì calendario

E LINDA CHRISTIAN DIVENNE LA SPOSA PERFETTA


«Tyrone è un bell’uomo, vero Micol?». «Eh, che domande. Vedrai che sarà anche un signor marito». «Signor che?». Roma, fine 1948. Non sono una sposa e una sartina qualunque a parlare durante la prova dell’abito nuziale. La prima è Linda Christian, 26 anni, attrice hollywoodiana soprannominata “Bomba Anatomica” da Life. Non brilla per abilità interpretativa, ma l’apparizione in bikini nel film Tarzan e le sirene, accanto a Johnny Weissmuller, l’ha resa una delle donne più desiderate del momento. Ora, nell’atelier romano, è circondata dalle sorelle Fontana, armate di aghi e spilli: Giovanna, Micol, Zoe. Le stiliste diventeranno celebri tra dive e regine proprio grazie allo spettacolare abito in raso e merletti confezionato per miss Christian. Sì perché lo sposo in questione è nientemeno che l’attore Tyrone Power e le nozze da favola della coppia, celebrate a Roma il 27 gennaio 1949, sono seguite dai rotocalchi di tutto il mondo. Da quel giorno, la clientela delle sorelle originarie di Traversetolo (Parma) diventerà un elenco di grandi nomi: Grace Kelly, Audrey Hepburn, Ava Gardner, Liz Taylor, Soraya, Maria Gabriella di Savoia, Jacqueline Kennedy.

Nel libro Specchio a tre luci (Nuova Eri, 1992) Micol Fontana ripercorre anche le chiacchierate con Linda Christian durante le prove dell’abito. Come tutte le spose, l’attrice parla delle nozze imminenti, ma stupisce Micol chiedendole se il fidanzato le sembra un bell’uomo. Come se Tyrone Power non fosse l’idolo di milioni di donne. Il vestito, in raso bianco, diventa celebre grazie alle fotografie del matrimonio, che fanno il giro del mondo. Ecco la sposa sullo scalone, seguita dalle damigelle che sorreggono il velo e lo strascico, lunghi 7 metri, oppure in chiesa, inginocchiata accanto a Power. Ecco ancora la coppia sorridere durante il taglio della torta. Il modello si ispira alla pittura italiana del Quattrocento, il tessuto, in pura seta color perla, è decorato con merletti Chantilly e ricamato con perle e piccoli cristalli di Venezia. Abbottonato fino al collo e con le maniche a tre quarti, avvolge le forme della Christian fino alla vita, da cui partono la gonna, leggermente svasata, e lo strascico, sui fianchi. Il velo in tulle è fissato a una cuffietta, realizzata con lo stesso tessuto dell’abito e decorata con perle e cristalli. Al posto del bouquet Linda ha un manicotto in raso, ornato con orchidee. Tyrone Power è impeccabile in tight.

Le nozze sono celebrate con fasto nella chiesa di Santa Francesca Romana. La città, uscita dalla tragedia dell’occupazione nazista e pronta a ospitare la Dolce Vita, le accoglie con euforia. Migliaia di romani si accalcano all’esterno della chiesa per vedere il divo di Hollywood con la bellissima attrice. E pare che l’entusiasmo per il matrimonio più glamour dell’epoca oltrepassi il Tevere, perché dopo la cerimonia gli sposi sono ricevuti dal Pontefice, Pio XII. Tyrone e Linda hanno con la città eterna un legame particolare, perché è qui che l’anno precedente è nato il loro amore. Si erano già conosciuti a Hollywood ma, quando si incrociano per caso nella hall del Grand Hotel della capitale, scocca per entrambi il colpo di fulmine. Della casualità dell’incontro non è affatto convinta un’altra celebre star, la bellissima Lana Turner, scaricata da Power a causa della spumeggiante Linda. L’attrice è sicura che la Christian sia giunta in Italia con lo scopo preciso di sedurre l’attore, impegnato nelle riprese di Il principe delle volpi. La prenotazione della stanza nel medesimo hotel e la sua presenza nella hall sarebbero quindi frutto di un piano. Maldicenze di una donna ferita o verità? Certo è che la giovane Linda si costruisce una fama di mangiauomini. Nata ad Acapulco (Messico) nel 1923, Bianca Rosa Henrietta Stella Welter Vorhauer è figlia di un ingegnere petrolifero olandese e di una messicana di origine tedesca. Trascorre l’infanzia in giro per il mondo e parla sei lingue. Al college è una delle ragazze più corteggiate. Ha un viso perfetto, circondato da capelli ramati, labbra carnose, occhi chiari e zigomi alti. Il fisico è morbido e slanciato. È già iscritta a Medicina quando posa in costume per un fotografo. Gli scatti finiscono sul tavolo di un produttore della Mgm, ma è l’attore Erroll Flynn a convincerla a interrompere gli studi e a trasferirsi a Hollywood.

A Linda non mancano particine in film secondari. Ma la notorietà internazionale arriva solo grazie al matrimonio con il 35enne Tyrone Power, definito dalla stampa “l’uomo più bello del mondo”. Un sex Symbol che in Sangue e arena (1941) ha sedotto l’Atomica Rita Hayworth. Nato a Cincinnati in una famiglia di attori di origine irlandese, Tyrone, detto Ty, viene paragonato a Rodolfo Valentino. È alto, elegante, ha grandi occhi neri, sopracciglia foltissime. Chi l’avrebbe detto quando, a 22 anni, fa un provino per la Fox? Di fronte alle sopracciglia cespugliose dell’attore, che vanno da una tempia all’altra senza interruzione, i produttori storcono il naso: «Sembrano quelle di una scimmia».

Qualcuno suggerisce di rasargliele sopra l’attaccatura del naso: in pochi mesi, dopo Passeggiata d’amore (1934), Collegio femminile (1936) e Ragazze innamorate (1936), Power è una stella di prima grandezza. La Fox ha finalmente un antagonista da contrapporre al numero uno della Metro Goldwyn Mayer, Robert Taylor, il divo “dagli occhi di giada”. Quando, nel 1948, incrocia Linda a Roma, Tyrone ha un divorzio alle spalle e un fidanzamento in corso. La fortunata è Lana Turner, la diva che ama vantarsi di «cambiare mariti e amanti come gli abiti». Ma dopo l’incontro al Grand Hotel, le telefonate quotidiane di Power alla Turner, rimasta a Hollywood, si fanno sempre più rade. L’attrice scopre di essere stata piantata solo leggendo i giornali. È la prima volta nella sua vita e probabilmente non apprezza l’attenzione riservata dalla stampa alle nozze dell’ex. I giornalisti sono in attesa da ore quando Linda Christian arriva in chiesa, con 20 minuti di ritardo. La folla si agita, rompe le barriere e alcuni feriti devono essere portati in ospedale. È la prima esplosione di divismo in riva al Tevere, un assaggio dei fasti degli anni Cinquanta e Sessanta. Anche la partenza per la luna di miele è hollywoodiana, con Ty alla guida del suo aereo personale. In omaggio a Roma e alla chiesa di Santa Francesca Romana, la coppia chiama Romina la primogenita, nata nel 1951 dopo tre aborti spontanei e destinata a essere protagonista delle cronache rosa italiane per decenni. Ma il matrimonio è già in crisi quando nasce la seconda figlia, Taryn, nel 1953.

Colpa di Tyrone, sostiene lei, perché non riesce a sentirsi legato a lungo a una donna. Colpa di Linda, ribatte lui, delle sue avventure sentimentali, tra cui quella con il muscoloso attore Edgard Purdom. Le vengono anche attribuiti flirt con il playboy Francisco Baby Pignatari e con Maurizio Arena. Il divorzio arriva nel 1955. Linda, che nel frattempo ha conquistato il titolo di prima Bond girl, grazie alla versione televisiva di Casino Royale (1954), ottiene un assegno sostanzioso e la custodia delle bambine. A lungo animerà la vita notturna romana. Anni dopo si opporrà alle nozze di Romina con Albano Carrisi. Lei, che ha sposato il divo Tyrone Power, sogna per la figlia un attore celebre, un nobile, un uomo d’affari. Nel «cantante contadino», come lo definisce, non trova alcun fascino.
Silvia Casanova