Giulia Cerasoli, Chi 26/10/2016, 26 ottobre 2016
NON HO MAI PERSO LA VOGLIA DI VIVERE
ROMA – OTTOBRE
Non è una buona giornata. Ho perso in questi giorni la mia migliore amica... Beh, io, sì, sto bene. Sembra sia andato via quel... Però ci sono dei giorni buoni e altri meno. Oggi, per esempio, sono un po’ stanca». Indossa ancora il suo turbante colorato e le originali giacchette fatte dalla sarta di fiducia. Emma Bonino, ex ministro degli Esteri, protagonista di tante battaglie al fianco di Marco Pannella e non, pasionaria dei diritti delle donne e degli ultimi, non ama molto parlare di sé. Ma sa che la gente la ama molto.
In tanti la considerano una donna eccezionale e coraggiosa. Per questo non ha potuto fare a meno di annunciare, giorni fa, che il cancro che l’ha colpita nel 2015, “quell’ospite indesiderato da combattere”, è andato via. Insomma, è guarita. E pensare che, nello stesso tempo, ha terminato di arredare con l’aiuto di un’amica architetto la sua nuova casa di Campo de’ Fiori, dove sono state scattate queste foto esclusive. Allegra e colorata, con una bella terrazza piena di piante affacciata sui tetti di Roma, è veramente la casa della rinascita di Emma.
Quella stessa Emma che con determinazione e fiducia ha superato la malattia, lavora tantissimo, viaggia e passa da un convegno alla Farnesina sul potere delle donne a quello sulla parità di genere al Senato. Incontrandola a palazzo Madama le chiediamo, allora, se pensa di avere inaugurato una nuova fase della sua vita, dopo questa dura prova personale.
«Assolutamente sì. Mi pare automatico, visto che sto decisamente meglio. Si tratta di una nuova fase, positiva». Tra l’altro ha un’agenda fittissima, impegni importanti anche all’estero. Fino a primavera. Insomma non solo è coraggiosa, Emma, ma ha energia da vendere. Anche se non si sbilancia troppo sul futuro.
«Nel 2017? Non saprei... Per scaramanzia non ho voluto nemmeno aprirla, l’agenda del prossimo anno».Visto che, però, viene invitata sempre a parlare del potere delle donne e del superamento del gap di genere, vogliamo sapere se davvero siamo a una svolta al femminile nella questione dei diritti e in quella della parità retributiva. Sull’argomento preferisce essere prudente: «Dipende dai Paesi: non si può generalizzare. In alcuni luoghi permangono delle situazioni insostenibili per una nazione civile. Da noi si sono fatti molti passi in avanti, ci sono tantissime donne in posizioni importanti, ho un elenco lunghissimo, ma comunque restano tanti problemi da risolvere ancora».
Un anno e mezzo fa, lei, che è stata anche candidata più volte alla presidenza della Repubblica, annunciò che il cancro, “inquilino scomodo e maleducato”, si era installato nel suo corpo. Ora invece confessa di averlo – se non proprio sconfitto – piegato, respinto. In tv, solo due giorni fa, ha sottolineato che «sarebbe una storia lunga da raccontare: posso dire solo che il microcitoma polmonare è regredito». Preferisce quindi non approfondire, anche se poi si affretta ad aggiungere: «Sto bene adesso, ma è un tumore recidivo... Quindi bisogna imparare a conviverci. Alcuni riescono a guarire, altri no. L’importante è conservare sempre la voglia di vivere!».
Il suo vuole essere un messaggio positivo e di speranza per tutti coloro che vengono colpiti da questo male. Non solo, ma tiene a sottolineare sempre una cosa fondamentale: «Quando si viene colpiti dal tumore bisogna essere molto disciplinati, fidarsi della scienza e seguire scrupolosamente le indicazioni dei medici, se si vuole guarire».
Con la sua fiducia e il suo coraggio vuole essere un buon esempio. Forza Emma, siamo con te.