varie, 25 ottobre 2016
VISTA «Smaltita la delusione per Rio? Diciamo che ho deciso di andare avanti e di tuffarmi subito in acqua
VISTA «Smaltita la delusione per Rio? Diciamo che ho deciso di andare avanti e di tuffarmi subito in acqua. Tokyo 2020? Per ora navigo a vista...» (Federica Pellegrini, nuotatrice). LOTTARE «Ci vediamo a Tokyo nel 2020. Quando guardo in campo Francesco Totti, o Valentino Rossi sulle piste, che sono quasi miei coetanei, mi viene voglia solo di lottare, altro che ritirarmi» (Aldo Montano, schermidore, medaglia d’oro nella sciabola alle Olimpiadi 2004). DI PIU’ «In Italia i difensori ti raddoppiano sempre e picchiano di più: l’anno scorso non lo sapevo, per questo andavo meno bene. Ora lo so e si vede» (Edin Dzeko, calciatore, attaccante della Roma). ZITTI «Se c’è una cosa però che mi ha dato fastidio è stata quella di sentir dire che non sono stato umile. Io sono cresciuto in un modo che mette in cima a tutto l’umiltà per cui non mi è piaciuto, ma anche in questo caso noi calciatori dobbiamo stare zitti e lavorare» (Federico Bernardeschi, calciatore, centrocampista della Fiorentina). ANTIPATIA «Non è un punto di vista ma la realtà: JOSé Mourinho è proprio una persona antipatica. Comunque non è un mio problema» (Viggo Mortesen, attore americano). EX «Il problema dell’Inter non è l’allenatore, ma la società, che prima era più solida e trasparente, fatta di persone con una certa competenza. Devono dare fiducia a ex giocatori» (Thiago Motta, calciatore, centrocampista del Paris Saint-Germain ed ex dell’Inter). FOLLI «Tutto quello che viene sperimentato sulle imbarcazioni da campetizione, e io per primo ne ho tentato una marea, spesso diventa di uso quasi comune. I pannelli solari morbidi, le cime più forti dell’acciao, le chiglie basculanti che stabilizzano le barche. Certo, all’inizio sono tentativi, prove un po’ folli» (Giovanni Soldini, skipper, che ha appena vinto con record la classica Malta-Sicilia con il trimarano Maserati Multi 70). SOGNO «Sto inseguendo un sogno. Imitare Zanardi, che a metà anni Novanta trionfò per due anni nella Cart, la vecchia Indy. Per riuscirci mi sono trasferito con la famiglia a Indianapolis, mia moglie Elena, la piccola Mia, un anno, e una sorella in arrivo. Amo le ruote scoperte e ho due grandi obiettivi: correre la 500 Miglia e disputare almeno un’intera stagione da pilota titolare in un team» (Luca Filippi, pilota di automobilismo, 110 gp e 6 vittorie in Gp2, da oltre due anni negli Usa).