Valerio Berruti, il venerdì 14/10/2016, 14 ottobre 2016
PARCHEGGIARE? IN FUTURO NON SARÀ SOLO FORTUNA
Arriverà un giorno in cui la ricerca di un parcheggio non sarà più uno stress? Anche se è difficile trovare qualcuno pronto a crederci c’è chi al miracolo ci sta lavorando. È questa, infatti, la nuova sfida di Bosch e Mercedes che insieme stanno preparando un progetto (chiamato community-based parking e già attivato all’interno dell’area di Stoccarda) che ci aiuterà nell’affannosa ricerca di un posto libero.
L’idea si basa sul fatto che capita spesso di passare con l’automobile davanti a spazi disponibili senza accorgersene. Per evitare questo, i sensori montati sulle vetture interessate al progetto sono in grado di generare dati (fino a una velocità di 55 chilometri orari) sugli spazi disponibili lungo i marciapiedi. In questo modo diventa possibile creare in tempo reale (attraverso il Cloud) una banca dati condivisa che contiene l’indicazione dei posti liberi lungo le strade, con la precisa localizzazione e la dimensione dello spazio per parcheggiare.
Nella prima fase di questo servizio, il sistema calcola la probabilità di trovare un posto libero in una determinata via. Nella fase successiva, una volta che il community-based parking si sarà affermato più diffusamente, dovrebbe persino essere possibile segnalare in tempo reale la disponibilità e le dimensioni degli spazi. In combinazione con ulteriori informazioni sugli spazi disponibili, come la presenza di autorimesse pubbliche, questi dati del community-based parking potranno essere visualizzati su una mappa dei parcheggi digitale sul display di bordo o tramite l’app Mercedes me. Allora il guidatore non dovrà fare altro che impostare la destinazione sul navigatore che lo condurrà direttamente al parcheggio disponibile. A meno che qualcuno all’ultimo momento non l’abbia visto e occupato. Ma questo è un altro discorso.