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 2016  ottobre 19 Mercoledì calendario

MA WANDA ASSICURA: «MAURO RESTA AL 100%» –  È finita con una multa e un’autocensura sul libro: Wanda Nara, il caos tra suo marito Mauro Icardi, la Curva Nord e l’Inter non si poteva evitare? «Le cose succedono

MA WANDA ASSICURA: «MAURO RESTA AL 100%» –  È finita con una multa e un’autocensura sul libro: Wanda Nara, il caos tra suo marito Mauro Icardi, la Curva Nord e l’Inter non si poteva evitare? «Le cose succedono. Mauro non voleva offendere nessuno, ma certe cose scritte fanno un effetto diverso, si travisa il tono. Non c’era intento polemico con i tifosi della Curva. Mauro lo conoscete: è una persona perbene, rispettosa». Per quel paragrafo del libro qualcuno si è sentito offeso. «Per questo motivo ha deciso di toglierlo nella ristampa. Questo fa capire che persona è Mauro. Il libro è quasi esaurito, nella nuova versione non ci sarà quella parte. Domenica, appena ha saputo che qualcuno si era offeso, ha scritto lui le scuse, prima di salire in macchina per andare a San Siro. Ci vuole rispetto anche per lui». Rispetto per Icardi in che senso? «Solo a una persona finta, a chi indossa la maschera, non capita mai nulla di sbagliato. Mauro ha raccontato nel libro quel che ha visto, ha spiegato quel che ha vissuto. Ha scritto anche di aver esagerato i toni, che doveva fare? Potete dire per come si comporta, per il professionista che è, che Mauro è una cattiva persona? Non credo: è un professionista esemplare, e se trequarti dello stadio lo applaudiva è perché è un idolo per la gente». C’era un clima surreale domenica a San Siro: come l’ha vissuto Icardi? Non era meglio non farlo giocare? «Mauro è una persona molto fredda, non sente la pressione, è concentrato sul lavoro e non si preoccupa dell’esterno. Però è stato assurdo, una situazione così te la aspetti in trasferta, non in casa. Sotto porta non sbaglia quasi mai, però ha fallito il rigore. Alla fine ci ha rimesso la squadra». Forse non doveva neppure tirarlo, quel rigore? «Mi è venuto da piangere e non per l’errore, ma per la reazione dello stadio. È stata una cosa commovente. Non ho mai visto tutto San Siro applaudire un giocatore che tira fuori un rigore. Quell’applauso dice più di tante parole e discorsi: dice che la gente vuole bene a Icardi, che Mauro è rispettato e che i tifosi sono tutti quelli che vogliono bene all’Inter. Su Facebook è arrivato un milione di messaggi di solidarietà. La gente ha scritto subito per fargli sentire il suo affetto. È un idolo di tanti bambini, un esempio come calciatore, uomo e padre. Le cose belle sono da dire». Il timore è che questa frattura adesso non si potrà ricomporre e che Icardi lascerà l’Inter. Ci ha pensato? «Toglietevelo dalla testa, non andrà via dall’Inter: resta al 100%. Le occasioni ci sono state la scorsa estate, lui ha scelto di restare proprio per il rapporto che ha con i tifosi, perché è attaccato all’Inter. Non vuole dover ricominciare tutto da capo». Però ha rischiato di perdere la fascia di capitano. «Non è vero, la fascia non è mai stata in discussione: è e resta il capitano dell’Inter, ci tiene troppo». Le parole del vicepresidente Zanetti («prenderemo provvedimenti, i tifosi vanno rispettati») erano un atto d’accusa a Icardi. Il rapporto si è incrinato? «Con Zanetti c’è sempre stato un buon rapporto. Chiarirà Mauro se qualcosa non va». L’Inter ha multato Icardi. «I giornali hanno parlato di una multa esagerata, ma non è così. La multa è una piccola percentuale dello stipendio mensile lordo, come dice il regolamento interno. Mauro chiederà di darla in beneficenza».