g.n., La Gazzetta dello Sport 10/10/2016, 10 ottobre 2016
MONTANO: «AVRO’ UNA BIMBA E SI CHIAMERA’ OLIMPIA»
«Se nasce una bambina poi la chiameremo Olimpia». Aldo Montano, uno degli dei azzurri d’Olimpia, che ai Giochi ha vinto quattro medaglie, su tutte l’oro nella sciabola individuale nel 2004 ad Atene (guarda caso), ha deciso che una dea di nome Olimpia la vuole a scandire ogni giorno della sua vita, vedendosela scorazzare intorno. In un’intervista sul numero di Chi in edicola oggi, il 37enne schermidore livornese ha annunciato il nome della bambina, che nascerà a febbraio, frutto dell’amore lontano dai riflettori con la 19enne velocista russa Olga Plachina. E del significato speciale del nome scelto: «Un nome che racchiude tutta la mia vita e la vita e la carriera di mio padre e di mio nonno — ha raccontato Montano —. Tutta la mia famiglia gira intorno a quel nome. Anche mia moglie è contenta. Solo mia nonna ci rimarrà male. Avrebbe voluto che nostra figlia si chiamasse Paola, come lei. Per fortuna dalla Russia non sono ancora arrivate pressioni per nomi strani».
NIENTE RITIRO La chiacchierata è stata anche l’occasione per parlare di scherma: macché ritiro, Montano rilancia. «Ci vediamo a Tokyo nel 2020. Quando guardo in campo Francesco Totti, o Valentino Rossi sulle piste, che sono quasi miei coetanei, mi viene voglia solo di lottare, altro che ritirarmi». La prima gioia olimpica è lontana ormai dodici anni, quando ad Atene fu non solo oro individuale ma anche argento nella sciabola a squadre, e sempre a squadre sono arrivate le due medaglie di bronzo a Pechino e a Londra. Ma della sua longeva carriera fanno parte anche tre podi iridati individuali (oro 2011, argento 2007, bronzo 2007) e sette a squadre (due bronzi, quattro argenti e l’oro del 2015).
SECONDO MATRIMONIO Scapolo d’oro dello sport italiano, di cui si ricordano storie celebri con Antonella Mosetti e Manuela Arcuri, Montano ha tenuto sotto estremo riserbo la sua storia con Olga Plachina, sposata in segreto ad agosto in Siberia. «Il vero matrimonio, quello dolce ed emozionante lo celebreremo il prossimo anno — ha aggiunto Montano —. Per ora avevamo voglia di sigillare il nostro rapporto in nome dell’amore e in nome della bambina che avremo. Così Olga e io ci siamo sposati in gran segreto, o almeno così credevamo, lo scorso agosto in Siberia. Eravamo solo noi due». La velocista aveva esibito il «pancino» già a Rio, dove ha accompagnato Montano, consolandolo dalla precoce eliminazione (ottavi) dalla gara individuale di sciabola. «In realtà non trovavo la forza di fare il grande passo», ha detto ripartendo dalle storie «patinate» del passato. «E Olga, che è una donna di carattere, ha preso la situazione in mano. Mi ha bloccato ovunque, sui social e sul telefonino e poi è sparita. Ho passato due mesi d’inferno. Quando l’ho rivista non me la sono fatta scappare».