varie, 19 ottobre 2016
NOVE «Mi ricordo che con Moratti decidemmo di tirare su il morale Ronaldo dopo la finale Mondiale persa dandogli la mia maglia numero 9
NOVE «Mi ricordo che con Moratti decidemmo di tirare su il morale Ronaldo dopo la finale Mondiale persa dandogli la mia maglia numero 9. Mi consolai con il famoso 1+8» (Ivan Zamorano, ex calciatore, ricordando i tempi in cui giocava con l’Inter). CAZZIATONI «Raramente sono arrivato tardi agli allenamenti. Ci sono due episodi famosi perché capitarono nella stessa settimana, al Madrid. Il d.s. era Arrigo Sacchi e con lui avevo un ottimo rapporto. Beh, mi fa un cazziatone di un quarto d’ora e alla fine mi dice che deve multarmi. Io accetto entrambe le cose. Ci ricasco qualche giorno dopo e quando mi si avvicina prima che inizi a parlare gli dico: “Arrigo, o il cazziatone o la multa, tutti e due no”» (Ronaldo, ex calciatore). SPALLE «In questa città l’unica cosa che funziona è il Napoli e voi non siete in grado di difenderlo, lo attaccate in ogni momento. Ma dovete sapere che non ho le spalle larghe ma larghissime, e vado avanti tranquillamente» (Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, riferito ai giornalisti). SCUSE «Ho imparato bene l’italiano e ora mi capisco con i compagni. Ho detto all’inizio che quest’anno non avrei avuto più scuse, se non avessi giocato come so. In realtà, secondo me sono maturato da tutti i punti di vista in Serie A. Mi hanno aiutato parecchio i consigli dei miei compagni» (Sergej Milinkovic-Savic, calciatore, centrocampista della Lazio). PROVINCIA «Il fatto è che il Chievo non è più la favola di provincia, ma una realtà organizzata che sa quando attaccare e quando far male. Ma vinciamo perché c’è un gruppo dove chiunque viene inserito alla perfezione» (Roberto Inglese, calciatore, attaccante del Chievo). TRENT’ANNI «Qualcuno contesta che non ho mai vinto campionati ma non ho mai allenato squadre da scudetto. Io e i miei collaboratori abbiamo ottenuto altri risultati in sintonia con gli obiettivi delle società dove ho lavorato, abbiamo lanciato decine e decine di giovani finiti in Nazionale e fatto guadagnare milioni e milioni di plusvalenze. Trent’anni di calcio non si cancellano» (Giampiero Ventura, allenatore di calcio, ct della Nazionale italiana). COMPLEANNI «A volte è duro viaggiare così tanto, mi perdo il compleanno di mia figlia o il matrimonio di un amico. Ma so che la mia vita cambierà alla fine della carriera e potrò fare tutte le cose che mi sono perso» (Stan Wawrinka, tennista).