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 2016  ottobre 08 Sabato calendario

LA PENA DI MORTE NON PIACE PIÙ


Il 49% degli americani vuole la pena capitale. Nel 1994 era quasi il doppio, l’80%. È il risultato di una ricerca del Pew Research Center condotta tra agosto e settembre 2016. Il dato è sorprendente se si pensa che per la prima volta da quasi cinquant’anni, meno della metà dei cittadini Usa sostiene l’esecuzione letale. Solo nel 1971 la percentuale era stata così bassa. «Sono soprattutto i democratici ad aver cambiato idea su questo tema negli ultimi vent’anni», sottolinea Baxter Oliphant, ricercatore associato del Pew, in un’intervista al New York Times.
Tra i repubblicani, invece, il gruppo di sostenitori rimane alto: sono il 72%, mentre nel 1996 erano l’87%.
A essere favorevoli alla pena di morte sono più gli uomini che le donne. E a volere la pena capitale sono in maggior numero i cittadini americani bianchi (il 57%) rispetto agli ispanici (36%) o agli afroamericani (29%).
Nella ricerca è emerso anche che nella fascia di età compresa tra 18 e 29 anni si trova il numero più consistente di sostenitori. Il 51% degli americani senza un’educazione universitaria è favorevole alla pena in caso di omicidio, contro il 42% di chi ha terminato il college.
La diminuzione dei supporter della pena capitale si allinea al calo di esecuzioni portate a termine nel Paese. Fino all’ottobre 2016 si sono registrate quindici condanne tra tutti gli Stati americani, suggerisce il Death Penalty Information Center di Washington. Per fare un confronto, nel 2006 erano state 53. Il numero più alto è stato raggiunto nel 1999 con 98 esecuzioni in un anno.
A oggi sono venti gli Stati che hanno sospeso l’iniezione letale per i condannati alla pena capitale, mente trenta sono quelli che ancora la prevedono. Di questi, quattro la applicano solo in casi eccezionali. Il Texas è sempre al primo posto nella classifica degli Stati con il maggior numero di esecuzioni, con 537 morti a partire dal 1976.
L’esecuzione, dopo l’uso di sedia elettrica e camera a gas, dal 1977 avviene tramite un’iniezione di un mix di sostanze che rilassano i muscoli del diaframma per poi bloccarli e impedire così la respirazione quando viene provocato un arresto cardiaco.